Archeologia
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L'area archeologica di monte Crocella, nel territorio di Boiano, nel Molise
 

Le mura sannitiche

La zona

L'attuale centro abitato di Boiano, un comune del Molise, è nel fondovalle, dove scorre il fiume Biferno. Varie testimonianze, tuttavia, pongono più a monte parecchi tipi di antichi insediamenti. Uno di essi era sul monte Crocella, alto 1040 metri sul livello del mare, posto sulla catena montuosa del Matese e che vigila sulla pianura sottostante. Si tratta di una zona strategca come molte simili scelsero i Sanniti o chi, prima di loro, abitò soprattutto i luoghi del Molise e della Campania. 
Per questo motivo bisogna subito stabilire se questo monte fosse visibile da altri insediamenti della stessa epoca. Le Civitelle di Frosolone, monte Vairano fra Busso e Baranello, a due passi anche da Campobasso e la Civita di Duronia, segnano punti di un quadrilatero di un'area visibile e i cui vertici potevano comunicare da lontano. Molto probabilmente si usavano segnali di fumo.
Sul monte Crocella esistono resti di mura megalitiche lunghe quasi un chilometro, presenti a tratti sul tracciato quasi circolare. La tecnologia utilizzata per la loro costruzione, seppure alcuni ricercatori insistono per definirla opera poligonale, dimostra come i massi, composti come sempre a secco, fossero di nessuna forma particolare. Messi in opera come reperiti in natura, adattati al massimo con qualche abbozzo. 

immagine dei resti delle mura di cinta sannitiche di monte Crocella, sopra Boiano, nel Molise

I massi di monte Crocella dimostrano come fossero stati prelevati e sistemati quali si trovavano in natura, senza alcuna lavorazione
(immagine prelevata dal sito http://molise2000.wordpress.com)

E adesso confrontiamo questa immagine di monte Crocella con l'altra delle Caselle di Civitanova del Sannio, a pochi chilometri di distanza, sempre nel Molise. Si vede subito come la tecnica sia la stessa e i materiali pure. Nessuna differenza, anzi ci sono altre similitudini. Come il fatto che siamo di fronte ad aree di minore superficie rispetto ad altre, per esempio le Civitelle o monte Vairano. Dunque anche la funzione poteva essere identica.

un tratto delle mura megalitiche dell'area archeologica di Caselle

Un tratto dei muri megalitici della zona archeologica delle Caselle, nel comune di Civitanova del Sannio, nel Molise.

La funzione

Su monte Crocella di Boiano si può misurare un'area circondata da mura di circa mq.4000 che potrebbe dimostrare come fosse poco abitata, probabilmente soltanto un luogo di avvistamento al pari delle Caselle. Resta, però, il fatto che sono stati ritrovati reperti di ceramica a vernice nera e una cisterna quasi al centro del circolo.  Quindi anche un posto abitato non soltanto da soldati di vedetta. Del resto su quattromila metri quadrati, se non vi sono rocce che occupano spazio disponibile, (come invece succede alle Caselle), vi si può costruire, come in questo caso, anche centinaia di abitazioni. Si tenga conto che all'epoca, (anche qui, a giudicare dalla tecnologia costrutiva, si può risalire a un periodo precedente l'età del ferro, seppure il posto sia stato utilizzato per i secoli a venire), le dimore erano formate da un solo ambiente e un solo piano. A prova di ciò esistono i ritrovamenti di monte Vairano, in particolare la dimora di LN, come è stata chiamata dalle iniziali, in osco, scoperte nella casa.

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