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Patologia delle costruzioni
(le fessure strutturali)
 Parti e argomenti della scheda: 
 Le fessure strutturali nelle murature
 Funzioni del muro esterno
 Patologie del muro esterno
 Le tre categorie di fessure strutturali
 Le conclusioni
 
L'esame analitico delle condizioni di una struttura edilizia è il primo passo per poter progettare una ristrutturazione, un intervento di consolidamento, una rivitalizzazione della costruzione, la redazione di una consulenza tecnica o di una perizia.
La fase successiva, quella della diagnosi, non può essere corretta se non si conoscono tecnicamente le cause che hanno prodotto un determinato danno strutturale. Le pagine di questa sezione del sito vogliono offrire le informazioni minime per poter capire la patologia di un fabbricato, di una casa, di un qualsiasi edificio e per poterne studiare con cura i rimedi.
In questo caso vengono esaminati le fessurazioni dei muri, in particolare quelli esterni alla costruzione.
Il linguaggio, seppure semplice ed adatto a chiunque, non intende banalizzare argomenti tecnici utilissimi per il progettista, il calcolatore, il professionista in genere e l'impresa delle costruzioni.
Le pagine, pertanto, possono essere lette da chiunque, senza alcuna particolare preparazione come è nella filosofia di questo nostro sito, ma bisogna avvertire il lettore che le troverà maggiormente interessanti se egli possiede una cultura di base sull'edilizia e sulla tecnica strutturale e della direzione dei lavori.  Gli studenti, i neolaureati o neodiplomati, gli appassionati del ramo, coloro che lavorano a vario titolo nell'industria delle costruzioni o nella vendita dei materiali edili, gli amministratori locali, i CTU e coloro che si accingono a risolvere un problema che implica lo studio della patologia di una costruzione avranno certamente un valido aiuto da questa e da altre centinaia di pagine similari di questo sito.
 
 
Indice delle patologie delle costruzioni
 
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Le fessure strutturali nelle murature
Il ritiro delle malte, l'eterogeneità dei materiali e la flessione dei solai sono le tre cause principali di fessurazione nei muri soprattutto di facciata. Difatti le fessure orizzontali sono spesso ubicate 
negli spigoli delle facciate delle case. 
Le strutture verticali in muratura costituiscono attualmente un metodo costruttivo ancora molto usato nell’edilizia civile, anche se nelle zone sismiche è preferita la struttura in cemento armato. Nel primo caso si tratta di "montaggi" di blocchi di cemento, pieni o forati, o di mattoni in laterizio, tenuti insieme tramite giunti di malta (che può essere di cemento o "bastarda", cioè di cemento e di calce). 
La parete così ottenuta rappresenta l'elemento di facciata e viene spesso ricoperta sul suo lato esterno con un intonaco, generalmente "idraulico", a base di cemento, e realizzato in opera con metodo "tradizionale" (ossia manualmente) o sempre più di frequente prodotto industrialmente (il cosidetto "monostrato" ). 
 
Funzioni del muro esterno
Il muro esterno di una costruzione ha due funzioni: 
- La prima, la funzione "portante", traduce il fatto che esso talvolta "porta" i solai ed il tetto dell'edificio. Deve essere dunque oggetto di una verifica di resistenza: il carico trasmesso non deve superare la capacità alla "compressione" dei blocchi o dei mattoni, tenendo anche conto di un "coefficiente di sicurezza". 
- La seconda, la funzione "parete", si esplica nel ruolo protettivo del muro nei confronti dei diversi agenti atmosferici. 
    La pioggia innanzitutto, la cui penetrazione deve essere impedita con un adeguato spessore, con la buona esecuzione dei giunti della muratura ed anche con una buona realizzazione dell’intonaco. E' infatti l'insieme parete-intonaco che assicura l'impermeabilizzazione. 
    Ma anche le variazioni stagionali di temperatura. Contro quest’ultime vengono inseriti dei pannelli isolanti sia all’interno della parete che all'esterno; il muro così costruito (muro + pannello isolante), di spessore usuale di 30/35 cm, deve allora permettere ai locali, in qualsiasi stagione, di mantenere una temperatura interna vicina ai 20°C. 
Questa scheda riguarda i muri con isolamento interno. 
 
Patologie del muro esterno
Il muro esterno può presentare delle patologie. 
L'analisi dei danni mostra infatti che, se la funzione "portante" crea pochi problemi, la funzione "parete" è, al contrario, fonte di frequenti problemi di origini diverse, le quali si possono classificare secondo quattro famiglie principali : 
- I danni dovuti a "cedimenti" delle fondazioni. 
- Le infiltrazioni per distacco tra la muratura e le finestre. 
-  danni dell'intonaco "monostrato". 
- Le fessure della muratura, legate al funzionamento della parete, chiamate perciò "strutturali", sotto l'effetto di alcune sollecitazioni (interne od esterne), oggetti di questa scheda. 
 
Le tre categorie di fessure strutturali
In una parete muraria esterna le fessurazioni sono essenzialmente di tre grandi categorie, in funzione della loro origine meccanica : 
    1. Le fessure di ritiro "differenziale" dei materiali cementizi contenuti nella parete. 
    2. Le fessure dovute ai movimenti igrotermici, stagionali o puntali, che colpiscono la parete o i suoi costituenti, tanto più facilmente quanto più forte sarà l'isolamento termico sulla sua faccia interna. 
    3. Le fessure dovute alla flessione del solaio superiore della costruzione quando è realizzato in cemento armato. 
1. Il ritiro delle malte e del calcestruzzo è un fenomeno di contrazione del materiale, il quale perde una parte dell'acqua di fabbricazione (tramite evaporazione o essiccazione). Si manifesta molto rapidamente e con un'intensità proporzionale alla quantità d'acqua utilizzata in eccesso rispetto al minimo necessario alla "presa" della malta o del calcestruzzo. Alcune fessure possono allora nascere nella zona di contatto tra due elementi di natura diverse, quali i blocchi e i giunti, soprattutto quando la malta che li costituisce è "stesa" durante un periodo climatico secco e che i blocchi non sono stati "bagnati" prima della posa. 
2. Le variazioni di temperatura o d'umidità possono anche loro rovinare la parete in diversi modi : 
    a) Quando questa è formata di materiali eterogenei, ad esempio : mattoni e pilastri o travi in cemento armato. Il comportamento diverso di questi materiali può creare delle fessure alla loro giunzione. 
    b) Si sa, per altro, che questi materiali presentano, per colpa delle variazioni di temperatura, delle variazioni dimensionali non trascurabili (dilatazione in estate, contrazione invernale). Così la parete di un muro di facciata, di qualche metri di lunghezza, tende nel periodo freddo a raccorciassi di qualche millimetri. Ma per colpa del suo rigido legame con i solai, che rimangono ad una temperatura pressoché constante, essa subisce degli sforzi di trazione, suscettibili di creare delle fessure verticali. 
3. Il solaio più alto della costruzione, quando esiste, è generalmente realizzato con dei travetti prefabbricati, in cemento armato eventualmente precompresso, posizionati in una sola direzione, e con delle luci che superano a volte i 5 metri. Un tale solaio può subire una leggera deformazione di flessione nella sua parte centrale. Non compromette la sua solidità, ma può accompagnarsi ad una rotazione dell'appoggio sul muro di facciata e di un sollevamento del margine del solaio. Questo genera una fessura orizzontale in corrispondenza dello spigolo basso d'appoggio. 
Questo difetto può anche danneggiare un angolo di solaio realizzato in lastra di cemento armato se si è dimenticata, all'incrocio con le pareti, l'armatura verticale, che deve essere inserita nei blocchi d'angolo perforati appositamente. 
La maggior parte di queste fessure attraversano la parete e si ripercuotono nell'intonaco, e sono quindi a priori "infiltranti" ; ma si può comunque impedire all'umidità di apparire sulla faccia interna del muro di facciata lasciando una "lama d'aria" fra il muro e la parete isolante, la quale permette di evacuare l'acqua infiltrata. 
 
Le conclusioni
In conclusione, esistono numerose cause di fessurazione delle murature di una costruzione, le più frequenti delle quali appaiano legate alle condizioni climatiche della zona. 
L’insegnamento che si può allora trarre è che bisognerebbe ritrovare il senso antico di equilibrio tra edificio e clima del luogo.