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Dissesti statici nelle costruzioni
(le azioni sismiche)
 Parti e argomenti della scheda: 
 Edifici in muratura  
 Edifici in calcestruzzo armato 
 I danni di tipo lieve 
 I danni di tipo grave 
 Le conclusioni
Le azioni sismiche provocano danni molto maggiori di altri tipi di cause perchè le forse agiscono, alternativamente, nell'uno e nell'altro senso. Il terremoto spinge lateralmente la struttura generando in essa sollecitazioni dovute a carichi orizzontali, ben diversi da quelli normalmente sopportati (peso proprio e sovraccarico accidentale).
I danni possono sembrare incomprensibili a prima vista, ma è bene conoscerli per poter progettare o intervenire successivamente con le dovute cognizioni tecniche.
Talora il professionsita è chiamato ad operare su edifici in cui esistono questi elementi strutturali lesionati.
L'intervento deve essere sempre rivolto al consolidamento, ma va eseguito con cura e controllo continui. Il direttore dei lavori non deve mai abbandonare il cantiere in cui si stiano per realizzare opere antisismiche . I consigli forniti dalle pagine di questo sito vogliono offrire un utile riferimento in tutti i campi più consueti relativi ai dissesti statici in edilizia.
Il linguaggio, seppure semplice ed adatto a chiunque, non intende banalizzare argomenti tecnici utilissimi per il progettista, il calcolatore, il professionista in genere e l'impresa delle costruzioni.
Le pagine, pertanto, possono essere lette da chiunque, senza alcuna particolare preparazione come è nella filosofia di questo nostro sito, ma bisogna avvertire il lettore che le troverà maggiormente interessanti se egli possiede una cultura di base sull'edilizia e sulla tecnica strutturale e della direzione dei lavori.  Gli studenti, i neolaureati o neodiplomati, gli appassionati del ramo, coloro che lavorano a vario titolo nell'industria delle costruzioni o nella vendita dei materiali edili, gli amministratori locali, i CTU e coloro che si accingono a risolvere un problema che implica lo studio dei dissesti statici nelle costruzioni avranno certamente un valido aiuto da questa e da altre centinaia di pagine similari di questo sito.
 
 
Indice dei dissesti statici
 
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Edifici in muratura 
Le azioni sismiche possono provocare su elementi resistenti piani sia dissesti localizzati sia dissesti di maggiore importanza quando nel danno è coinvolta tutta la struttura muraria, con interazione degli elementi ortogonali tra di loro. 
Qui vengono indicati alcuni tipici dissesti statici: 
• azione spingente di travi o arcarecci sulla muratura, con espulsione della stessa, oppure lesioni a 45 gradi che si formano a partire da un punto debole, come l’appoggio di una trave o di un arcareccio; 
• lesione in corrispondenza di spigoli di murature, per l’azione concentrata di componenti di forze ortogonali, con l’eventuale proseguimento delle lesioni fino alle aperture; 
• sconnessione della ammorsatura in corrispondenza dello spigolo, con distacco fuori piombo dell’intera parete. 
 
Edifici in calcestruzzo armato
L’azione sismica provoca sugli elementi di un fabbricato dei danni di vario genere, i quali per comodità possono essere distinti in due categorie: i danni lievi ed i danni gravi. 
I primi presuppongono una condizione modesta di degrado, per la quale si richiedono interventi di semplice riparazione. 
I secondi ammettono una condizione di degrado più grave, per la quale risultano necessari interventi di rinforzo, allo scopo di incrementare la capacità di resistenza del fabbricato. 
 
I danni di tipo lieve
I fenomeni fessurativi di estensione ridotta possono essere classificati come danni lievi. Nella realtà ogni struttura possiede delle caratteristiche che le sono proprie e che la distinguono dalle altre, tuttavia in linea di massima i danni lieve entità possono essere 
individuati come segue: 
• lesioni alla testa dei pilastri, in prossimità dei nodi, causate da azioni sismiche di flessione alternata; 
• lesioni nella zona centrale dei pilastri tozzi prodotte da taglio alternato; 
• lesioni verticali in vicinanza delle teste delle travi, generate da sollecitazioni di di flessione alternata; 
• lesioni oblique nelle travi, dovute alle azioni di taglio; 
• lesioni verticali in prossimità delle mezzerie delle travi, originate da sollecitazioni di trazione, questo tipo di danno di solito si verifica, quando la trave lesionata collega due strutture aventi diverso comportamento sotto azioni dinamiche. 
 
I danni di tipo grave
Quando salta il nucleo di calcestruzzo di un pilastro oppure si ingobba una barra e si sgancia la staffa che la circonda, significa che la zona si è plasticizzata o addirittura è andata in rottura. 
Un esempio tipico di danno grave è il caso ove il calcestruzzo si presenta sgretolato fin dentro il nucleo. Le barre delle armature longitudinali sono ingobbate e le staffe sono sganciate e letteralmente fuori sede. 
Danni di questo tipo sono causati di solito da sollecitazioni di flessione alternata e spesso favoriti da improvvise variazioni della rigidezza. 
Un altro caso tipico è la rottura per taglio del pilastro, causato dall’eccesso di rigidezza del pilastro tozzo. 
I pilastri possono andare soggetti a danni lievi o gravi anche a causa dell’interazione con pannelli di tamponamento, i quali, se non ben collegati agli elementi verticali ed orizzontali in caso di evento sismico inducono sui pilastri azioni di martellamento. 
 
Le conclusioni
Per eliminare i danni presenti e futuri in un edificio dissestato bisogna intervenire sulle cause. Ciò è possibile solo dopo averle comprese con certezza e, pertanto, solo dopo un'attenta analisi. La diagnosi successiva genererà la fase progettuale e il tutto non può costituire un processo frettoloso e superficiale. Ciò vale soprattutto negli edifici in cemento armato dove gli elementi strutturali hanno una forma esterna, ma una rigidezza ed una resistenza non uniforme internamente. In questo ha un ruolo il tipo di calcestruzzo utilizzato, la quantità di ferro ed anche il modo in cui è stata realizzata l'opera. Dunque è necessaria una maggiore cautela ed uno studio più approfondito: non sempre sono di aiuto i disegni esecutivi perchè molto spesso non corrispondono fedelmente a ciò che è stato poi effettivamente costruito. 
Il consolidamento sarà valido e realizzato tecnicamente solo se il problema viene affrontato alla radice eliminando o contrastando le cause perturbatrici. Qualora si agisca solo sulle lesioni e sulle fratture, saranno sistemati per un pò di tempo gli effetti ma il malanno che li aveva generati rimarrà ancora in piena attività. 
Un tecnico esperto e preparato non farà mai solo interventi di cosmesi esterna: egli realizzerà le opere indispensabili alla vita della struttura.