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Dissesti statici nelle costruzioni
(i muri)
 Parti e argomenti della scheda: 
 I muri 
 I muri di fondazione 
 Muri di elevazione 
 Muri tagliafuoco 
 Le conclusioni
Una costruzione è fatta di muri sicuramente. Ma essi possono essere di vari tipi secondo il metodo costruttivo, la funzione che svolgono, i materiali, la tecnologia.
Bisogna scegliere subito se si preferisce un edificio in cemento armato (c.a.) oppure in muratura portante. Nel primo caso i muri saranno solo dei divisori tra interno ed esterno, oppure tra ambienti interni. Nel secondo caso i muri avranno la funzione di resistere ai carichi che provengono dai piani superiori ed anche dalle forze esterne, come la neve, il vento o il terremoto.
In questo pagina vengono esaminati i muri di fondazione, quelli portanti e di divisori, i muri tagliafuoco.
Il linguaggio, seppure semplice ed adatto a chiunque, non intende banalizzare argomenti tecnici utilissimi per il progettista, il calcolatore, il professionista in genere e l'impresa delle costruzioni.
Le pagine, pertanto, possono essere lette da chiunque, senza alcuna particolare preparazione come è nella filosofia di questo nostro sito, ma bisogna avvertire il lettore che le troverà maggiormente interessanti se egli possiede una cultura di base sull'edilizia e sulla tecnica strutturale e della direzione dei lavori.  Gli studenti, i neolaureati o neodiplomati, gli appassionati del ramo, coloro che lavorano a vario titolo nell'industria delle costruzioni o nella vendita dei materiali edili, gli amministratori locali, i CTU e coloro che si accingono a risolvere un problema che implica lo studio dei dissesti statici nelle costruzioni avranno certamente un valido aiuto da questa e da altre centinaia di pagine similari di questo sito.
 
 
Indice dei dissesti statici
 
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I muri
I muri costituiscono l’ossatura dei fabbricati. Essi si distinguono in muri di fondazione o di sotterraneo, che appoggiano sulle fondazioni ed arrivano fino al livello del piano terreno, e muri di elevazione dal piano terreno in su. 
I muri possono essere fatti con mattoni, con pietrame e con malta di collegamento che serve a legare i vari elementi per formare un unico blocco, oltre che a distribuire i carichi in modo uniforme. Le murature possono essere fatte anche con gettata di calcestruzzo, come nel caso delle pareti di vani interrati, seminterrati o nei muri di sostegno delle terre. 
 
I muri di fondazione
I muri di fondazione sono fatti di solida muratura preferibilmente costituita da gettate di calcestruzzo che rappresentano il sistema più comodo ed economico. Essi hanno di solito uno spessore maggiore dei muri di elevazione per formare una base d'appoggio maggiore e caricare in maniera meno concentrata il terreno fondale. Per 
evitare che l’umidità del terreno sia assorbita dai muri nei piani superiori, si è solito frapporre tra le mura di fondazione e di elevazione un’intercapedine di asfalto o di altro materiale che formi una barriera contro il passaggio dell’umidità. 
 
Muri di elevazione
I muri di elevazione, un tempo costruiti con pietrame squadrato disposto su letti di malta, ora vengono realizzati con mattoni di argilla, di cemento, di altro materiale in genere derivato dei precedenti. I vuoti lasciati tra i singoli elementi vengono riempiti da materiali più minuti e da malte. La muratura di mattoni è la più diffusa sia per la buona resistenza sia per la rapidità con la quale si procede nella costruzione poichè i singoli componenti sono leggeri e regolari. 
A seconda della loro funzione i muri di un fabbricato si distinguono in: 
• muri maestri e portanti 
• muri trasversali o di divisoria 
I muri portanti devono resistere al peso proprio ed al complesso di tutti i carichi ad essi trasmessi dalle strutture del fabbricato: tetto, solai, archi, volte, ecc… Di conseguenza gli spessori devono essere proporzionati alla somma di tutti i carichi, compresi quelli accidentali, in maniera da resistere col necessario grado di sicurezza. Ciò dipende anche dal tipo di materiale utilizzato. Un tempo, in genere per i muri perimetrali agli ultimi due piani dell’edificio, si adottava uno spessore di tre teste (38 cm) e si aumentava lo spessore di una testa per ogni due piani. Per i muri di pietrame lo spessore minimo è di 45 
cm. Ma attualmente, nelle zone sismiche, bisogna far riferimento alla normativa vigente. 
Il muro di colmo, che si trova sulla mezzeria dell’edificio, sopporta un carico che è circa  il doppio di quello che si scarica sui muri perimetrali. Si adottano per esso gli stessi spessori in quanto è caricato in maniera che il materiale può resistere meglio agli sforzi. 
Per assicurare un buon collegamento dei muri, al livello di appoggio dei solai, ad ogni piano si gettano dei cordoni di calcestruzzo di cemento armato, con tondini di ferro da 16 mm. con adeguate staffe. In zona sismica ciò è obbligatorio: vedi tra le leggi di questo sito. 
 
Muri tagliafuoco
Quando una costruzione è di grandi dimensioni, oppure è destinata a contenere materiali particolarmente infiammabili, è necessario suddividerla in diversi compartimenti. In tal modo si evita che un incendio che si sviluppa in un punto si propaghi a tutto quanto l’edificio. Tale divisione si ottiene costruendo, a determinati intervalli, dei muri tagliafuoco. I muri tagliafuoco devono avere uno spessore non inferiore a 30 cm se di pietra, a 25 cm se di mattoni, a 20 cm se di calcestruzzo armato. Essi non devono presentare aperture su 
tutta la loro superficie e devono tagliare anche le strutture del tetto ed innalzarsi sopra il tetto stesso di 0,80 ÷ 1 m. 
Nel caso si dovesse stabilire un passaggio bisogna porre in opera una porta di sicurezza che sia resistente al fuoco ed a chiusura automatica. 
 
Le conclusioni
Oggi è molto difficile che si ricorra ancora al sistema costruttivo di muratura portante. La sempre maggiore sicurezzaichiesta dalla normativa in vigore, soprattutto per le zone classificate sismiche, impone praticamente l'uso del cemento armato. Non significa questo tipo di edifici siano più resistenti o più economici degli altri. Dipende anche da altri fattori tecnici e di progettazione: se si vuole avere spazi più liberamente utilizzabili ed anche con possibilità di modifiche in corso d'opera o future bisogna scegliere la struttura in cemento armato, viceversa se si preferisce un edificio a pianta semplice può anche essere più adeguato quello realizzato con mattoni pieni. In entrambi i casi è bene affidarsi a tecnici esperti e di chiara esperienza.