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Dissesti statici nelle costruzioni
(effetti dell'incendio sulle strutture)
 Parti e argomenti della scheda: 
 Effetti dell’incendio sulle strutture 
 Le conclusioni
Tutti i dissesti statici, presenti in una struttura edilizia, sono generati da precise cause perturbatrici. Le lesioni che appaiono sono gli effetti delle modifiche che si sono instaurate nella costruzione rispetto al momento della sua realizzazione.
Lo studio della patologia dell'immobile deve iniziare con l'esame del quadro fessurativo, lo studio del comportamento nel tempo dello stesso, la diagnosi del dissesto statico. Solo dopo tutte queste fasi sarà possibile formulare una proposta progettuale di un intervento di consolidamento.
Il professionista si troverà, in queste situazioni, a dover scegliere con cura e attenzione le opere necessarie, oltre quelle provvisorie se richieste dall'urgenza del caso. Egli saprà rispondere con perizia se avrà studiato a fondo il problema: diversamente offrirebbe alternative che servirebbero solo a procrastinare l'insorgenza fessurativa o a rallentarla nel tempo. L'intervento alla radice è quello che si richiede al tecnico incaricato.
In questo caso si tratta del comportamento al fuoco delle strutture edilizie, ma vi sono tante altre pagine relative alla problematica.
Puoi verificare gli organi di consolidamento con il nostro software CONSOL che puoi scaricare da questa pagina.
Il linguaggio, seppure semplice ed adatto a chiunque, non intende banalizzare argomenti tecnici utilissimi per il progettista, il calcolatore, il professionista in genere e l'impresa delle costruzioni.
Le pagine, pertanto, possono essere lette da chiunque, senza alcuna particolare preparazione come è nella filosofia di questo nostro sito, ma bisogna avvertire il lettore che le troverà maggiormente interessanti se egli possiede una cultura di base sull'edilizia e sulla tecnica strutturale e della direzione dei lavori.  Gli studenti, i neolaureati o neodiplomati, gli appassionati del ramo, coloro che lavorano a vario titolo nell'industria delle costruzioni o nella vendita dei materiali edili, gli amministratori locali, i CTU e coloro che si accingono a risolvere un problema che implica lo studio dei dissesti statici nelle costruzioni avranno certamente un valido aiuto da questa e da altre centinaia di pagine similari di questo sito.
 
 
Indice dei dissesti statici
 
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Effetti dell’incendio sulle strutture
Gli effetti dell’incendio sulle strutture si possono porre essenzialmente in rapporto ai seguenti fattori: 
a) Distribuzione della temperatura nelle strutture.  
Una distribuzione di temperatura non uniforme può determinare notevoli differenze di dilatazione fra strato e strato e quindi sforzi tangenziali che possono condurre allo sfaldamento superficiale o al distacco delle parti. 
Classico al riguardo è lo scorticamento della parte inferiore dei solai in laterizio armato esistenti in locali colpiti da incendi relativamente modesti. 
Il rapido violento aumento di temperatura che subiscono le ali inferiori dei mattoni forati immediatamente soprastanti il focolaio provoca in esse dilatazioni differenziali che inducono, nel sottile setto verticale di collegamento con l’ala superiore rimasta praticamente fredda, sforzi che superano largamente il limite di elasticità del laterizio. 
b) Degradazione dei materiali con diminuzione della resistenza. 
La degradazione dei materiali con l’aumentare della temperatura viene essenzialmente rappresentata dalla diminuzione della resistenza sotto sforzo dei materiali che, una volta superato un certo limite può portare al cedimento della struttura. 
c) Dilatazione termica degli elementi e delle strutture. 
La dilatazione termica ha conseguenze diverse a seconda dello schema statico della struttura ed in particolare dei vincoli. 
Dilatazioni termiche libere, quali sono quelle che si verificano nelle strutture isostatiche, non hanno alcun effetto sulle caratteristiche di sollecitazione, ma possono condurre a deformazioni notevoli, che sommate a quelle elastiche, plastiche e viscose, possono dar luogo a spostamenti o scorrimenti eccessivi rispetto ai vincoli (per es. appoggi) fino all’abbandono di essi e quindi al crollo. 
Dilatazioni termiche impedite, anche per modesti aumenti della temperatura, conducono alla generazione di sforzi normali e momenti flettenti. 
Gli aumenti di temperatura, nelle strutture iperstatiche, inducono un’esaltazione degli sforzi tali da divenire rapidamente incompatibili con le resistenze della struttura e la compagine dei vincoli. 
Nelle strutture intelaiate gli allungamenti dei traversi aggravano le condizioni statiche dei pilastri, le dilatazioni delle piastre dei solai possono danneggiare altri elementi costruttivi e cosi via. 
Tali effetti negativi possono essere eliminati con una razionale disposizione dei giunti di dilatazione. 
 
Le conclusioni
Per eliminare definitivamente i danni presenti e futuri in un edificio dissestato bisogna intervenire sulle cause. Ciò è possibile solo dopo averle comprese con certezza e, pertanto, solo dopo un'attenta analisi. La diagnosi successiva genererà la fase progettuale e il tutto non può costituire un processo frettoloso e superficiale. 
Ogni operazione deve essere studiata e realizzata con cognizioni di causa e senza improvvisazioni. 
E' sempre opportuno, pertanto, affidarsi a mani esperte sia nella fase progettuale che in quella dell'esecuzione, soprattutto quando si debbano porre in opera soluzioni delicate e precise. Ciò vale ancor di più quando si interviene su edifici soggetti a forze sismiche. 
Un adeguato studio, in fase di costruzione, specie per edifici soggetti a possibili incendi, deve essere portato avanti con la dovuta cura e attenzione. 
Il consolidamento sarà valido e realizzato con tecnica ed efficacia solo se il problema viene affrontato alla radice eliminando i danni e contrastando le cause perturbatrici. Qualora si agisca solo sulle lesioni e sulle fratture, saranno sistemati per un pò di tempo gli effetti ma il malanno che li aveva generati rimarrà ancora in piena attività. 
Un tecnico esperto e preparato non farà mai solo interventi di cosmesi esterna: egli realizzerà le opere indispensabili alla vita della struttura.