Studio tecnico online
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
Parliamo di terremoto
Ciò che più fa paura nel caso di un terremoto è che possa caderci addosso una costruzione. Chi non ha passato ore di inquietudine durante uno sciame sismico non capirà che cosa più lo terrorizza: pensa ai piani superiori che durante la vita tranquilla appaiono come superfici solide e sicure ed invece, allora, sembrano terribilmente fragili e pericolose. Ci si addormenta, quando arriva il sonno, con il pensiero che sopra la nostra testa c'è un peso enorme, un altro e tanti altri appartamenti divisi da un solaio sottile come un foglio di carta, troppo sottile. La tranquillità è uno di quei sentimenti che pagheremmo oro quando non c'è. Ma si può fare qualcosa per premunirci: rendere le nostre case più sicure, consolidarle, verificarle, curarle come se curassimo la nostra vita e quella dei nostri figli.
Altre pagine inerenti sul sito: 
 villini 
 restauro 
 parliamo di architettura 
 parliamo di ristrutturazioni 
 parliamo di scale 
 parliamo di solai 
 scheda DIA (denuncia di inizio attività) 
 legge n.1086/1971 (opere in cemento armato) 
 DM 20/11/1987 (norme tecniche per edifici in muratura) 
 DPR n.380/2001 (testo unico dell'edilizia) 
 Ordinanza n.3274/2003 (normativa sismica) 
 software MURATS (verifica edifici in muratura) 
 software FONDM (verifica fondazioni in muratura) 
 software CONSOL (calcoli tecnici di consolidamenti) 
 software TRAV (calcoli di travi, sbalzi, plinti in c.a.) 
 software VALVEN (stima immobili) 
 software VALQUA (come scegliere tra più tipologie) 
 software SOLAR2 (dimensionamento di pannelli solari) 
 trova un libro sul tema 
 esamina le opportunità 
 chiedi una consulenza 

Google 
 
Web  www.softwareparadiso.it 
 

 
Le vibrazioni
Quando si libera energia dal terreno attraverso la fondazione ogni costruzione vibra secondo la propria forma. L'altezza e l'asimmetria sono condizioni peggiorative della resistenza ad un terremoto. Pertanto nella fase progettuale si deve studiare con attenzione l'organizzazione degli spazi e delle parti strutturali prima ancora di passare alla verifica statica di quanto disegnato. Questo non solo per cercare il risparmio nei materiali e nelle dimensioni, ma anche per fornire all'edificio la possibilità di subire il minor danno possibile anche con terremoti ben più forti di quelli di progetto o previsti implicitamente dalle norme tecniche. 
La prudenza, specie nelle zone a rischio, non è mai troppa.
 
Gli edifici esistenti
Negli interventi sugli edifici esistenti, generalmente in muratura portante, si possono seguire due strade: il rispetto dei requisiti previsti nelle norme tecniche o la verifica sismica della costruzione. In ambedue i casi, comunque, vi sono degli elementi incontrollabili in questa fase progettuale dovuti alla realizzazione delle opere, alla qualità dei materiali, ai particolari costruttivi che dipendono quasi solamente dalla capacità tecnica del Direttore dei Lavori. 
Importantissimi sono i cordoli all'altezza dei solai o, nei casi di difficile introduzione, opportuni tiranti in ferro che possono essere anche mascherati all'esterno sistemandoli nello spessore murario. Quando non si deve rimuovere il pavimento essi possono essere inseriti nella parte sottostante del solaio, in aderenza al muro, eventualmente coperti da un controsoffitto o incassati sotto l'intonaco.
 
Alcuni piccoli suggerimenti
E' utile progettare sempre un "percorso di fuga" che tenga conto del numero di persone che devono evacuare, delle porte disponibili, degli spazi aperti dove si arriva e, soprattutto, della sicurezza statica degli spazi attraversati. Allora lungo questa strada si devono prevedere: 
- struttura costruttiva più resistente; 
- assenza di mobili che possano cadere e ingombrare il percorso; 
- scale di adeguata ampiezza e comodità; 
- passamani lungo le rampe e nei pianetottoli; 
- pomelli sui montanti delle ringhiere; 
- assenza di ampie vetrate; 
- porte di larghezza sufficiente con apertura verso l'esterno; 
- infissi apribili comunque facilmente (opportuna tolleranza tra telaio e parte mobile); 
- pavimento non sdrucciolevole anche in presenza di liquidi; 
- assenza nell'area interessata di recipienti, tubazioni, cavi, controsoffitti; 
- infine sistemare una torcia tascabile in un luogo o in una posizione facilmente e rapidamente accessibile. 
Il percorso di fuga deve essere studiato considerando che può essere attraversato da persone in preda al panico che non riescono a pensare in maniera logica, ma che cercano solamente lo spazio aperto, l'aria, la luce. Anche all'esterno perciò vanno valutate le caratteristiche di sicurezza pensate per l'interno.
 
I costi
Una vita umana non ha prezzo pertanto appare completamente fuori luogo cercare di risparmiare sulla sicurezza di una costruzione, anzi il vero risparmio è quello di rendere l'edificio il più possibile antisismico. 
A titolo indicativo si fornisce una stima del maggior costo di un edificio nuovo. Se si tratta di una struttura in c.a., come è quasi d'obbligo nelle zone a rischio, si affronta una spesa maggiore solo per la parte strutturale in quanto il resto è identico: essa va dal 10% a l 30% in più. Naturalmente all'aumentare della raffinatezza del calcolo diminuirà anche questo costo iniziale fino quasi ad annullarsi. Inoltre bisogna considerare che si tratta di interventi che faranno scemare la manutenzione nel tempo o la riparazione in caso di sisma.