Qualche scrittore dice che è più facile scrivere un libro che correggerlo. Probabilmente si riferisce alla fase molto noiosa della scoperta di errori di vario genere nel testo. E', difatti, indubbio che sia necessario eliminarli al massimo, se non del tutto. Un lettore attento fa caso anche a quelle che sembrano le più banali inesattezze. Per esempio l'accento invece dell'apostrofo, (come può avvenire in pò in luogo di po'), oppure nei vari tipi di accento possibili. Per esempio bisogna scrivere affinché e non affinchè, come verrebbe più spontaneo. Difatti si userebbe, sbagliando, un solo tasto e non anche la pressione su SHIFT mentre si digita la lettera e accentata.
Ma vi sono anche altri tipi di errori che non sono eliminabili con una sola rilettura del testo scritto. In questo caso si tratta delle incongruenze nel racconto, se non delle illogicità in un saggio. Esse possono riguardare i tempi, i luoghi, i personaggi, i ragionamenti, le descrizioni e tanto altro. Addirittura vi potrebbero essere ripetizioni di cose già dette, oppure trattazioni diametralmente opposte di ciò che sia stato espresso in maniera differente nelle pagine precedenti. E lo stesso scrittore non sempre è in grado di accorgersene, preso dalla foga di andare avanti e di finire la sua opera.
Vi è, infine, l'eleganza di ciò che sia stato prodotto, proprio dal punto di vista della composizione linguistica. Non si tratta solamente di grammatica e di sintassi, quanto di stile che deve avere una sua personalità. E qui è ancora più difficile, anche se vi sono degli accorgimenti o dei metodi per ottenere buoni risultati. In questo caso occorre un editor, una persona che faccia il lavoro professionale di rivedere il manoscritto per elaborarlo come l'autore ritiene necessario.

I rimedi possibili
Se è vero che resta comunque difficile eliminare del tutto gli errori in un testo, esistono dei meccanismi che possiamo usare. Ecco un elenco di sistemi utili a rimediare:

1. la correzione automatica di Word, come è spiegata in un'altra pagina;
2. l'uso di un editor che rilegga il testo e provveda a sistemarlo mediante un'operazione di editing;
3. l'attenzione ai propri errori ripetuti, in modo da correggerli in modo personalizzato;
4. la visualizzazione degli errori nel testo.

Sono tutti strumenti, utilissimi per avere un manoscritto pulito, di cui si parla nelle rispettive pagine. Può anche darsi che il libro stampato abbia di nuovo qualche refuso, ma che siano tanto pochi da non essere fastidiosi per chi legge. Qualora non ancora si riesca a ottenere quest'obiettivo che, almeno, ci si affidi a chi stampi e consenta, nello stesso tempo, di poter apportare modifiche al testo. Il suggerimento sarebbe, nel caso che non ci sia un editing da parte di una casa editrice, di affidarsi all'autopubblicazione che ammetta la revisione del manoscritto senza alcuna spesa.
Qualora ti sembri complicato effettuare le operazioni sopra descritte e vuoi un nostro aiuto, chiedicelo tramite questa pagina.

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