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Scrivere: i numeri nelle poesie


Perché non usare i numeri nella composizione di una poesia
Se la musicalità di una poesia è una caratteristica importante di un componimento, si può affermare che esistono alcuni vocaboli che possono presentare trabocchetti per l'autore.
Per capire questo concetto bisogna rifarsi a ciò che abbiamo detto a proposito di tecnica e di arte nelle specifiche pagine cui si rimanda.
Qui vogliamo sottolineare come siano da evitare i numeri nelle poesie. E' pur vero che esistono belle poesie che ne contengono, ma sono dei casi particolari, come in questo esempio di Luigi Mercantini, La spigolatrice di Sapri:

"Eran trecento: eran giovani e forti:
E son morti!
..."

Il ritornello ripete varie volte queste tre frasi, con il verbo eran che si contrappone al presente sono. Ma qui il numero trecento non significa che si fossero contati, soltanto che il gruppo avesse una determinata consistenza. Tanto che la stessa poesia prosegue con "Piombaron loro addosso più di mille." Un verso che aumenta il senso vero dei trecento soldati morti.

Il Leopardi usa, nella poesia A Silvia, parlando di numero di anni, una efficace forma retorica:

"Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?
..."

Che si direbbe se avesse, per esempio, scritto "i sedici anni d'oro pativi" o una cosa del genere? A parte la differenza di espressività, che non discutiamo, ma farebbe un effetto diverso stabilire un'età precisa e non una stagione della vita che lascia pensare e tornare indietro a chi è stato, a sua volta, giovane e adolescente.
Abbiamo detto varie volte che la poesia deve evocare, non stabilire. Non è un saggio un componimento poetico e un numero non può che essere associato alla matematica, alla tecnica e alla precisione. Il linguaggio poetico, invece, è pregno di diversi significati e lo stesso vocabolo può essere letto e interpretato in maniera differente e contemporaneamente, senza che si commettano errori. Il numero ha uno solo significato, quello che stabilisce la quantità.
La conclusione è che si consiglia di procedere con molta cautela nell'uso di parole che abbiano sensi specifici e non diano, al lettore, alcuna possibilità di rifletterci su per indagare nell'animo dell'autore e su ciò che avrebbe voluto dire, oltre a ciò che, evidentemente, è manifesto.
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