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Il manoscritto: quale lunghezza della storia

La lunghezza della storia da raccontare
Come spesso diciamo in queste pagine, ci riferiamo a un romanzo in quanto è ovvio che la lunghezza di un saggio, per esempio, o di un manuale tecnico dipende dal contenuto e dalla profondità o specificità con cui è trattato l'argomento nel testo.
Dunque bisogna stabilire quante pagine deve avere la nostra opera di narrativa. A riferire la verità ci sono pure dei parametri che indicano se si possa definire libro un certo volume o meno, ma anche se siamo di fronte a un racconto o a un romanzo. Lasciamo stare le definizioni tecniche, spesso non del tutto logiche, e vediamo come distinguere un racconto da un romanzo.
Nel racconto la trama è piuttosto semplice. Esiste uan descrizione della situazione, una parte centrale degli avvenimenti e un finale che, spesso, equivale a un messaggio ben preciso e sul quale riflettere. Il tutto, inevitabilmente, siccome ci sono anche pochi dialoghi, si traduce in un numero di pagine che non arriva alla doppia centinaia.
Nel romanzo, viceversa, ci sono numerosi intrecci, anche se non è sempre così, molti dialoghi, parecchi personaggi e la trama si evolve secondo un disegno complesso, seppure ci possa essere, comunque, un finale con un messaggio.
La differenza sostanziale, pertanto e come conseguenza, si evidenzia in un certo numero di pagine, nella lunghezza del testo che, nel romanzo, supera le due centinaia e arriva fin dove stabilisce l'autore.
Ma sarà vero che l'autore della storia possa arrivare dove desidera per la lunghezza di ciò che narra?
Prendiamo due esempi che hanno avuto entrambi molto successo:
  • Il piccolo principe di  Antoine Marie Roger De Saint-Exupéry
  • Mondo senza fine di Ken Follett
Il primo si legge tutto d'un fiato, in un'ora o due, per il secondo occorrono giorni di lettura. Potremmo classificare il primo come racconto, poche decine di pagine, e il secondo come romanzo, milleduecento pagine. E' evidente che non incide, sul successo di un libro, la pesantezza del volume, non metaforica (anche se spesso si parla di mattone), il suo numero di pagine o la lunghezza della storia. Questo vale se si mira al successo, ovviamente. Qualora interessi soltanto la qualità di un prodotto letterario, allora si può anche ipotizzare che la lunghezza non deve andare oltre un certo numero di pagine, per evitare dispersioni di trama e complicanze inutili, (come, a nostro avviso, avviene nel volume di Ken Follett). 
Dunque ci si orienti, nel caso di un romanzo, fra duecento e quattrocento pagine. Se sono di meno potrebbe perdersi il fascino di un intreccio che deve essere, invece, ben esplorato per farlo restare nella mente del lettore. Se le pagine vanno oltre, si corre il rischio, come già accennato, che la storia diventi stucchevole e poco interessante per la sua incredibilità di situazioni.
E' ovvio che l'autore può decidere diversamente, i nostri sono solamente dei consigli, non una legge da rispettare a ogni costo.
Qualora ti piacesse avere un esempio di romanzo, che ti possa aiutare nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, visita questi servizi.

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