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Il manoscritto: il film e il romanzo

Differenze fra film e romanzo
Tutti sanno come, molto spesso, da un libro di successo sia stato tratto un film ugualmente di successo. Il fatto è che esiste una differenza sostanziale fra il manoscritto per un libro e la sceneggiatura per una rappresentazione scenica.
In primo luogo ci sono i ritmi che nel libro sono molto più rallentati. S'immagini quanto tempo occorre per leggere una pagina in cui, magari, si descrive soltanto un paesaggio e come, diversamente, lo si possa mostrare con alcune schermate di pochi secondi. Ma vi è di più. Difatti un romanzo è lungo alcune centinaia di pagine e la storia s'intreccia in tantissimi modi. Nel film, che dura quasi sempre novanta minuti circa, non è possibile rappresentare quanto potrebbe risultare dalla lettura di un romanzo simile.
Per tale ragione la sceneggiatura è sempre una riduzione di ciò che si può leggere in un libro e, qualora sia da esso tratta, è necessario tagliare tutto quello che non sia rilevante per far scorrere la trama con la velocità del film. Questo significa che chi abbia interesse a scrivere una sceneggiatura deve valutare quanto quello deve durare nel tempo, per non correre il rischio di essere esageratamente lungo.
Un'altra differenza nella scrittura di un testo cinematografico è nelle descrizioni oltre i dialoghi per gli attori. Se queste ultime parti sono molto curate, non lo è altrettanto il commento a tutto ciò che gira intorno: ambiente, paesaggio, sfondo, situazione e altro. Difatti, come già si è detto, basta un giro di camera da presa per far capire allo spettatore dove ci si trova e che aspetto abbia l'insieme. All'autore della sceneggiatura, difatti, spetta poco trattare questo tipo di descrizione, occorrono solamente alcune indicazioni. Il più delle volte è lo stesso regista che organizza oppure lo scenografo che s'interessa di articolare i luoghi.
Viceversa sono gli stessi attori, con la loro capacità espressiva, che rendono le emozioni e i messaggi i quali, con il romanzo, possono essere indicati in pagine e pagine dallo stesso scrittore. Perciò una sceneggiatura per film è molto più scheletrica come manoscritto, nel caso chiamato copione, e redatta tecnicamente per far capire al singolo personaggio che cosa deve dire nella scena e in quale momento.
Prima della sceneggiatura, però, esiste il soggetto, ossia una breve trama del racconto che si vuole rappresentare, con le informazioni sui messaggi utili per sviluppare la vera e propria susseguente sceneggiatura. Spesso gli attori aggiungono qualcosa di proprio, come soleva fare Totò, per esempio, quando riconosceva che la parte fosse piuttosto povera di umorismo. Ma lo stesso avviene ancora oggi, non tanto con le battute, quanto con gli sguardi, le espressioni del viso e gli atteggiamenti. Tutti aspetti che, spesso, non sono menzionati nella sceneggiatura.
Il romanzo, invece, dice tutto ciò che bisogna far capire al lettore il quale, e qui si mette in gioco la capacità comunicativa dello scrittore, deve immaginare scene, volti, colori, composizioni e suoni.
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