Il genere fantastico è diverso dalla fantascienza per il motivo che nel secondo caso si costruisce una storia considerando oggetti che possano essere frutto di scoperte scientifiche, seppure non ancora realizzati. Nel romanzo fantastico gli elementi che costituiscono la trama sono generati soltanto dalla fantasia dell'autore, senza che ci sia la necessità delle suddette spiegazioni. Dunque anche fattori soprannaturali e spettacolari che servano al racconto.
Potrebbe dirsi che esistano dei sottogeneri di un certo tipo di romanzo, ma è importante che lo scrittore sappia distinguere le diversità. Il resto sono classificazioni che non influiscono sulla sua strategia. Anzi, spesso lo stesso libro può essere considerato appartenere all'uno o all'altro genere, oppure essere a metà strada come se lo stesso scrittore ne inventasse di nuovi.
Nel romanzo fantastico, dunque, il cuore del tema trattato è costituito dalla fantasia che spazia nelle singole situazioni e nei personaggi. Seppure ci possa essere una contaminazione fra i generi, il fantastico si distingue per la presenza unicamente di determinati fatti e personaggi. Per esempio non si parla di magie di vario tipo o di creature capaci di azioni incredibili. Queste caratteristiche sono proprie del romanzo fantasy cui si rimanda per approfondire le differenze.
Esempi di romanzi fantastici possono essere Dalla parte del cane, dove gli animali sono considerati in maniera diversa dal solito, oppure Nove passi oltre il muro dei ricordi, dove ci possono essere anche aspetti surreali.
Un autore orientato al fantastico tenga presente che, come spesso si suggerisce in queste pagine, sia sempre la credibilità al fondo di ogni esperienza immaginativa. Ossia si cerchi, in qualche maniera, di rendere possibile la situazione. Anche mediante informazioni che non fondano le basi sulla scienza e sul sapere del momento, ma dove ci sia la logica. Essa non deve abbandonare la scrittura del singolo brano.
In caso diverso il racconto apparirebbe banale e ingenuo: due motivi che consigliano il lettore di abbandonare le pagine certificando l'insuccesso del libro. Lo stesso ragionamento vale quando s'inviano i manoscritti alle case editrici per farli valutare. Succede che, se la coerenza esiste, allora ci sono possibilità di pubblicazione, altrimenti non arriverà nemmeno una risposta negativa.
Questo perché l'autore, al di là della grande sua fantasia e del suo talento come scrittore, deve anche mettere in atto una strategia convincente di ciò che compone, affascinando per il suo ragionamento chi è all'altro lato della scrivania e deve giudicare. Troppa fantasia, non si dimentichi, potrebbe annoiare, se non disturbare del tutto.
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