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Il manoscritto: errori da lentezza

Perché evitare di essere lenti nella scrittura in un romanzo
Molto simile all'abbandono, per i rischi che si corrono nella scrittura di un romanzo, è la lentezza di un autore. E per tale bisogna intendere la resa di poche pagine, se non poche righe al giorno, del testo. Un manoscritto che avanzi così lentamente è pericoloso per la coerenza della trama, come per la possibilità di dimenticare ciò che già sia stato redatto.
Non è necessario dedicarsi l'intera giornata alla digitazione, né è pensabile che, come si dice di Georges Simenon, si scrivano sessanta o settanta pagine ogni santo giorno. A parte che questo dato risulta piuttosto impossibile, proprio per questioni di tempo, quando non esistevano nemmeno i computer e la digitazione doveva essere ben più lenta di oggi, resta il fatto che un minimo di controllo dei periodi appena creati sia necessario. Perciò una pur veloce rilettura di una mezza pagina alla volta non è da scartare.
Comunque ci si organizzi sulla scrittura, un capitolo al giorno che, se si ritiene possa essere composto da una quindicina di pagine, come si consiglia, non costituisce troppo lavoro. Basta suddividere il tutto in due momenti: uno al mattino e uno alla sera. E' anche possibile dedicare meno tempo ma, in questo caso, occorre l'accortezza di non suddividere l'argomento senza una pausa anche nelle azioni della trama, oppure con cambi di ambiente e personaggi. Ciò che si suole dimostrare con una riga vuota nel testo.
I rischi di chi è, invece, molto più lento, sono tutti riposti nelle dimenticanze di quanto già prodotto. Ed è facile che ci siano delle ripetizioni, soprattutto se l'opera di scrittura non sia costante e non mantenga l'autore sotto tensione per tutto il periodo necessario al completamento del romanzo.
Sarà un duro impegno, ma nulla si raggiunge senza la costanza e la perseveranza. Né è pensabile che un libro sia come un breve tema che merita soltanto qualche ora di concentrazione. Una storia complessa, fatta di intrecci e personaggi con propri caratteri distinti, ha bisogno di un regista convinto e dedicato. Ogni distrazione lunga è deleteria e in questo senso bisogna interpretare la lentezza nella scrittura. Ben diversa da quella che serva a controllare, rivedere, modificare e correggere, se del caso.
Una tecnica molto redditizia è di scrivere di getto, seppure si sappia che ci possano essere delle incoerenze o delle imperfezioni, in maniera che la trama sia subito ben costruita e si possa procedere con una certa tranquillità verso la conclusione della storia. Sarà un lavoro di correzione successiva a rivisitare descrizioni, fatti e circostanze.
Per esempio il cambio di un nome che, alla fine, sembra troppo simile a un altro personaggio. Chi usa Word, sa come sia possibile con pochi clic. E allo stesso modo sarà possibile controllare i luoghi. Non è tutto, ma la dimostrazione come il lavoro successivo di editing sia altrettanto importante della sola scrittura del testo.
Qualora ti piacesse avere un esempio di romanzo, che ti possa aiutare nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, visita questo servizio.

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