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Il manoscritto: errori da copiature

Perché evitare di copiare in un romanzo
Prima di scrivere un romanzo occorre, spesso, dedicarsi allo studio dell'ambiente in cui si svolge la storia e dei personaggi che quella interpretano. Inoltre, soprattutto quando la trama tratta di speciali elementi, siano essi oggetti, prodotti o eventi, occorre anche una ricerca storica e tecnica su che cosa significhino e come tutto ciò sia conosciuto. Diversamente si rischia di sparare per vere delle autentiche stupidaggini.
In questi casi molti autori, soprattutto se esordienti, presi dallo sconforto, dalla mancanza di conoscenza oppure per pigrizia, si orientano a copiare parti di scritti di qualunque genere redatti da altri. Magari si possono trovare nella rete o su libri già editi. Nulla vieta di copiare, nel senso lato del termine, ciò che provenga da una fonte sicura, ma con le dovute cautele.
In primo luogo, difatti, esiste la legge sul diritto d'autore che proibisce il plagio. In caso contrario si corre il rischio di pagare i danni e di vedersi anche ritirata la propria opera qualora fosse già stata pubblicata. Ma non solo. Il danno maggiore lo si farebbe a sé stesso indicato come scopiazzatore di idee altrui, specialmente se il lavoro sia consistito semplicemente in un copia e incolla al quale molti si affidano troppo impunemente.
Non per niente, al momento della firma del contratto di edizione, bisogna dichiarare esplicitamente di essere il solo autore del manoscritto e di sollevare, da eventuali risarcimenti, la casa editrice. Succede anche che quest'ultima possa chiedere danni derivati da una dichiarazione mendace da parte dell'autore.
In secondo luogo il plagio, identico per forma e contenuto, a meno che non sia una minima parte di un'opera altrui e con la precisa indicazione della fonte, è piuttosto inadatto a essere riportato in un romanzo. Magari in un saggio, come spiegazione di un concetto, può andar bene, ma non nella narrativa che è frutto di creatività letteraria personale.
Quindi potrebbe essere possibile scrutare in scritti di altri autori, ma soltanto al fine di imparare qualcosa su ciò che si vuole discutere nel proprio libro. Ossia si può prendere spunto altrove, informarsi, rielaborare ciò che si è letto. Tutto qui.
Purtroppo succede, non di rado, che internet sia utilizzata come un luogo da cui poter prelevare di tutto senza alcuna preoccupazione. E così si copiano non soltanto delle vere e proprie bufale, quante ne sono state viste anche su Wikipedia, ma si segna pure la morte, in questo modo, della propria immaginazione. Nulla di più negativo è per un autore che prendere intere parti di altri e inserirle nel proprio romanzo. Come se si costruisse un muro con mattoni recuperati altrove e non si realizzasse una scultura di argilla composta con le mani e con pochi strumenti di lavoro.
Lo scrittore è come un artigiano, se non come un artista, che crea, progetta, esprime il proprio talento, dimostra ciò che sa fare. Quando copia, fa l'esatto contrario, oppure chiarisce, soprattutto a sé stesso, il proprio fallimento.
Qualora ti piacesse avere un esempio di romanzo, che ti possa aiutare nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, visita questo servizio.

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