Come fare
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Come fare una perizia
(pagina 2 - approfondimenti)
Parti e argomenti della scheda:
 Introduzione 
 Come iniziare 
 Descrizione 
 Esame e giudizio 
 Dati tecnici 
 Conclusioni
Pagina con gli approfondimenti sulle perizie. Leggersi la pagina principale e altre relative tramite la sezione di come fare.
 
Un consiglio: 
Prendersi il giusto tempo, finché non si è certi al di là di ogni ragionevole dubbio, prima di esprimersi con la relazione.

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Introduzione
Nel momento che si assume l'incarico di perito, per conto di un privato o per un ente pubblico o, ancora, per l'autorità giudiziaria, bisogna spogliarsi di tutte i pregiudizi sulla materia. Il lavoro è molto delicato perchè ci si affida ad un professionista per avere una voce che risponda tecnicamente alle problematiche insorte. Sarebbe una relazione inconcludente quella che, pur sottoscritta da un architetto, da un ingegnere, da un geometra, illustrasse in modo semplicistico e senza prove inconfutabili i risultati di un'indagine.

Come iniziare
L'impostazione del lavoro per una perizia deve essere preciso e metodico: non vi è troppo spazio per la creatività o l'intuito. Questo può servire per arrivare a migliori conclusioni o per offrire ipotesi più convincenti, ma non deve sostituirsi all'esame matematico dei fatti e delle situazioni. Dove non si è riusciti a trovare prove e dati bisogna approfondire l'indagine oppure, se ciò risulta impossibile o impraticabile, mensionarlo chiaramante nella relazione. 
Non è mai sbagliato, prima ancora di iniziare con i sopralluoghi, studiarsi casi simili sia se già affrontati nel proprio studio professionale, sia se risolti da colleghi. Neppure è infruttuoso fare una ricerca sul caso su internet e sui siti che, come questo, trattano di argomenti similari. Il tempo che si impiega inizialmente sarà risparmiato alla fine ed il servizio sarà certamente più preciso. 
Ad esempio, nelle stime di immobili bisogna sapere che , oltre al valore venale, quello che normalmente si richiede in una perizia che debba valutare la costruzione o il terreno, esistono altri valori che potrebbero, in un certo tipo di incarico, essere importanti. E comunque sarebbe giusto che se ne parlasse nella relazione. 
Se la perizia riguarda elementi da confrontare è corretto sapere quali caratteristiche siano necessarie o indispensabili per il funzionamento di essi.

 
Descrizione dei luoghi
Non si può pensare di descrivere i luoghi della perizia e tutte le parti da valutare solo con frasi discorsive, prive di dati, di documenti, di fotografie, di schemi, di grafici, di ogni altro elemento che confermi quanto viene detto a parole. Diversamente si farebbe un tema, ma non una perizia tecnica. 
Anche i termini da usare, e gli aggettivi, devono avere una perfetta rispondenza con l'argomento dell'incarico, evitando di usare sostantivi o frasi poetiche o letterarie. La tecnica è la scienza che studia come si fanno le cose, il metodo per farle bene: non vi è troppo spazio per le evocazioni della poesia, i suggerimenti dello spazio e del tempo di cui parlava il Leopardi (almeno in una perizia). Inoltre, tutto questo potrebbe indisporre chi deve leggere ed applicare i risultati delle descrizioni e delle verifiche. 
Se non si riescono a trovare i giusti vocaboli è meglio affidarsi ad un qualche software che possa indicare i sinonimi e i contrari da usare. Molto utile è anche l'analisi che fanno alcuni programmi per il trattamento dei testi. 
Viviamo nel mondo dell'informatica perchè non usarla? 

 
Esame e giudizio
Il momento dell'esame e del giudizio sia il più critico possibile analizzando, anche se contrarie, tesi che dimostrerebbero l'opposto delle conclusioni a cui si giunge. Questo rafforza la posizione del perito in ogni caso e lo mette al riparo da facili controdeduzioni. Non si dimentichi che le perizie spesso finiscono nelle mani di altri tecnici, quasi sempre disposti a confutare prove, documenti, ragionamenti, misure e conclusioni. Figuriamoci poi se si tratta di consulenze per conto del giudice: ognuno cercherà di dimostrare le proprie ragioni e cercherà di convincere gli altri di non essere dalla parte del torto (a costo anche di convincere se stesso). 
Molto importanti sono anche le citazioni di fonti autorevoli non solo per eventuali formule di calcolo o per ipotesi di analisi, ma pure per la logica utilizzata nei ragionamenti e nelle discussioni. 

 
Dati tecnici
Anche l'uso di tabelle e dati tecnici derivati da saggi sull'argomento di autori illustri sono efficaci, a patto che siano poi ben spiegate ed applicate alla situazione della perizia. La ricchezza di dati è sempre conveniente quando serve a dimostrare tesi e a consolidare ipotesi formulate. Si faccia attenzione a non diventare, comunque, troppo prolisso o ripetitivo giacchè tutto ciò depone a svantaggio della chiarezza e della fiducia nel risultato. 
Una giusta proporzione di dati tecnici con quanto si scrive a parole è la migliore soluzione per consentire a chiunque di poter interpretare il linguaggio della perizia e non solo ad un professionista del ramo.

 
Conclusioni
Nelle conclusioni si può mettere in risalto il risultato finale anche con una diversa tipologia di scrittura (grassetto, sottolineato, colore, ecc.), purchè si mantenga sempre uno stile sobrio nelle soluzioni di stampa e di impaginazione. Con un editor di testo si controlli la grammatica e la sintassi alla fine della relazione. 
Bisogna concludere sempre con il luogo, la data e la firma, evitando le frasi di maniera del tipo "Si ringrazia per la fiducia accordata..." oppure "Si ritiene di aver assolto all'incarico ricevuto...". E' chiaro che esse non aggiungono nulla, anzi tolgono serietà al lavoro quasi che l'obiettivo fosse solo quello di guadagnare una parcella, o come se ci si fosse liberati di un peso.  
Le frasi di questo tipo, che nulla hanno a che fare con la perizia, sono inutili ed è meglio sicuramente non usarle: una relazione non è una lettera di ringraziamento o una giustificazione. 
L'impegno, l'analisi, lo studio, anche la comparazione con luoghi e situazioni similari, la produzione di documentazione tecnica misureranno, infine, la validità dell'opera professionale. I risultati raggiunti serviranno al committente, ma anche al buon nome del professionista che rimarrà così, nei concetti dei clienti, un tecnico di fiducia.

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