Il termine deriva sinchisi dal greco antico e significa, letteralmente, mescolare.
Si tratta di quella figura retorica, detta anche mixtura verborum (mescolamento di parole), che consiste in una modificazione del normale ordine sintattico di una frase, per cui si abbia una combinazione di parallelismo e di iperbato.
Per tale ragione la frase o il periodo possono risultare oscuri se non misinterpretabili del tutto. Occorre molta attenzione nel lettore per capire il giusto senso. La sinchisi per questa ragione è poco usata nella prosa moderna, poco anche nella poesia. Si trovano esempi nella letteratura del passato.
Questo è un esempio di sinchisi:

"La di lei a capelli sciolti madre giunse corto con il fiato e scosse il capo e nulla disse la figlia nel guardare."

Si noti, per il parallelismo con la sequenza di azioni, che è la madre che non disse nulla nel guardare la figlia e non viceversa.
Ci si chiede quale possa essere lo scopo di una costruzione tanto complicata da creare certamente fastidi nel lettore, oltre che equivoci in un linguaggio che già non sempre è, per conto suo, poco chiaro. Pertanto non tutte le figure retoriche sono di un qualche aiuto per lo scrittore che voglia essere maggiormente espressivo.
Qualora desiderassi verificare che cosa sono le figure retoriche e come si possano utilizzare nella narrativa, in un esempio di romanzo che ti aiuti nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, o qualunque altro tipo di consiglio per pubblicarlo, visita questi nostri servizi.

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