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Figure retoriche: la prostesi

Prostesi
Il termine deriva da un verbo greco antico che significa, letteralmente, porre davanti.
Si tratta di una figura retorica, chiamata pure protesi, che consiste nell'aggiunta di una vocale o di una sillaba, elemento non etimologico, davanti alla parola. Le ragioni sono quasi sempre di natura eufonica, ossia per evitare suoni sgradevoli.
Vediamo un esempio di prostesi
:

"Dopo aver viaggiato a piedi per qualche ora senza sosta, si era fermato in istrada a vedere dove fosse una fontana per dissetarsi."

Vi è da dire che questa soluzione, istrada in luogo di strada, è rara anche se sarebbe sgradevole il suono di quattro consonanti vicine, come verrebbero a formarsi con in strada. E' una figura retorica di dizione che non incide sul significato delle parole e della frase, quanto soltanto sulla pronuncia che appare maggiormente scorrevole.
Uguale è quest'altro esempio in cui ci sono sempre più consonanti vicine fra loro:

"Franco, quando era stato quest'estate in Ispagna, aveva comprato dei ricordini per tutti gli amici."

E qui vale lo stesso discorso della i eufonica precedente, posta all'inizio di parole che incontrerebbero, diversamente, suoni non pronunciabili armonicamente.
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