Il termine deriva dal latino e significa, letteralmente, il premunirsi. 
Si tratta di una figura retorica che consiste nel controbattere preventivamente, mediante adeguate controdeduzioni, alle possibili obiezioni dell'interlocutore.
Molto usata nell'arte oratoria proprio per affermare, obiettare e rispondere in un unico discorso, senza passare la parola all'avversario, sia in corso di causa che in politica, la premunizione è una tecnica per farsi seguire nelle  proprie tesi, senza interruzioni. Per questo è una figura retorica che trova poco spazio nella poesia. Nel linguaggio parlato, inoltre, si fa spesso riferimento a tale forma espressiva nelle lezioni teoriche, dove non è concesso, a chi ascolta, d'intervenire.
Ecco un esempio di premunizione:

"Molto probabilmente gli avrebbero chiesto dove si trovasse all'ora stabilita dalle indagini in corso, ma lui avrebbe potuto rispondere che era a dormire in un albergo distante almeno un'ora dal luogo del delitto, e un cameriere lo aveva visto mentre apriva la porta della camera al secondo piano."

Nella narrativa è adoperata la premunizione quando bisogna spiegare qualche particolare situazione, come quella indicata nel periodo che precede, oppure quando si descrive e si ragiona su una fase del racconto che deve essere ben illustrata. Naturalmente può essere usata anche nei dialoghi, dove può risultare anche maggiormente opportuna.
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