Si tratta di una figura retorica che consiste nella ripetizione di parole, espressioni o intere frasi con l'intento di rafforzare un concetto.
L'iterazione comprende tutte quelle altre figure retoriche, più specifiche, dove c'è comunque una ripetizione di suoni e parole, (come l’allitterazione, chiamata meno spesso anche alliterazione, forse più correttamente con una “t”, a cui si rimanda).
Ecco un esempio di iterazione che significa più semplicemente, appunto, ripetizione:

"E' tempo di rimboccarci le maniche e lavorare sodo, è tempo di ritrovare la forza di volontà, è tempo di raggiungere con tenacia i risultati prefissi."

La ripetizione di è tempo rafforza il concetto del particolare momento. Come a voler apertamente dire di non perdere altri giorni a pensare che cosa fare o a rimandare al domani ciò che è necessario subito. Un invito ad agire presto.
Per tale ragione l'iterazione è molto usata nelle arringhe degli avvocati, quando vogliono convincere qualcuno della loro tesi difensiva o accusativa. Viceversa l'iterazione è anche molto presente nella poesia, dove i versi sogliono ripetere frasi già dette prima. Come nei ritornelli di cui si riporta uno dei più conosciuti:

"Eran trecento, eran giovani e forti e sono morti!"

Il quale si ripete varie volte nella stessa poesia, La spigolatrice di Sapri, scritta da Luigi Mercantini.
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