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Figure retoriche: l'iperbole

Iperbole
Il termine deriva dal greco antico e significa, letteralmente, eccesso.
Dal vocabolario della lingua italiana preleviamo la definizione esatta:

"Figura retorica che consiste nell'intensificare un'espressione esagerando le caratteristiche di qualcuno o qualcosa."

Naturalmente le esagerazioni possono esserci per aumentare un effetto negativo del concetto oppure, al contrario, per farlo apparire positivo oltre il dovuto. Ecco un esempio dove troviamo un'iperbole:

"Rocco correva a mille all'ora per arrivare in tempo alla festa di addio al celibato dell'amico del cuore."

E' chiara l'esagerazione per dimostrare la fretta di Rocco.
Un altro caso, invece, in cui si adopera l'iperbole per esprimersi negativamente contro qualcuno:

"Durante l'estate scorsa Diego è stato molto attivo con le nuove ragazze: una folla che lo ha respinto regolarmente."

Tale figura retorica, seppure utilizzata in poesia, è molto frequente nella narrativa, specialmente nei dialoghi. Così come pure nel linguaggio parlato o di gergo. Come nel caso del calcio:

"Balotelli scaricò un missile che il portiere tedesco nemmeno vide, se non nel sacco."

Non occorre precisare che il missile di Balotelli non fosse altro che il pallone il quale viaggiava a grande velocità.
Qualora desiderassi verificare che cosa sono le figure retoriche e come si possano utilizzare nella narrativa, in un esempio di romanzo che ti aiuti nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, o qualunque altro tipo di consiglio per pubblicarlo, visita questi nostri servizi.

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