Il termine, dal greco antico, significa letteralmente una cosa per mezzo di due.
Dal vocabolario della lingua italiana preleviamo la definizione tecnica della figura retorica:

"Espressione di un unico concetto mediante due termini coordinati, solitamente due sostantivi, uniti da congiunzione."

Il seguente esempio spiega come funziona l'endiadi:

"L'uomo camminava solitario lungo le strade del paese mentre le raffiche e il vento gli facevano stringere a sé il cappotto sdrucito."

In questo caso le raffiche e il vento stanno a indicare le raffiche di vento. Ma l'espressione appare più potente e coinvolgente. Il lettore se ne accorgerebbe se modificasse la frase nel modo che segue:

"L'uomo camminava solitario lungo le strade del paese mentre le raffiche di vento gli facevano stringere a sé il cappotto sdrucito."

E' evidente come la poesia del racconto, la descrizione della situazione del momento sia molto meno incisiva adesso che nella precedente versione, dove due soggetti diversi sembrano aggredire l'uomo dal cappotto sdrucito. Per questo, ciò che appare come una irregolarità logica diviene uno strumento di stile per essere più profondi nella narrazione.
L'endiadi è un'utile forma retorica per scrivere un testo poco noioso.
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