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Figure retoriche: l'enallage

Enallage
Il termine, dal greco antico, significa letteralmente scambio.
Dal vocabolario della lingua italiana preleviamo la definizione tecnica:

"Figura retorica che consiste nello scambiare un elemento del discorso con un altro."

E tipico è l'inserimento, nella frase, di un aggettivo in luogo di un avverbio. Ciò è entrato nell'uso comune soprattutto nel linguaggio parlato, come nel seguente esempio:

"Studia lento."

Dove lento sta per lentamente.
Ma la sostituzione può avvenire anche di un nome con un verbo. Come nella frase seguente:

"Il mangiare è ottimo in questo collegio."

Dove mangiare sta per cibo.
Inoltre esistono forme di enallage nella poesia, dove si usa l'accusativo alla greca, quasi scomparso nella narrativa. Oppure l'uso di verbi transitivi come se fossero intransitivi e viceversa. L'esempio che calza, in questo caso, è la poesia di Carducci, San Martino:

"...e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar."

Interpretando il maestrale come soggetto e il verbo urla in maniera transitiva verso il complemento oggetto che è il mar.
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