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Figure retoriche: il chiasmo

Chiasmo
Il termine, dal greco antico, significa letteralmente struttura a croce del " chi" greco.  Come in questa lettera dell'alfabeto greco: \boldsymbol{\chi}
Ecco la definizione prelevata dal vocabolario della lingua italiana:

"Figura retorica per la quale si dispongono in ordine inverso i membri corrispondenti di una frase."

Facciamo un esempio di chiasmo:

"Mangiava e beveva, vino e pane secco."

Dovrebbe essere scritto prima il pane come complemento di mangiava che viene prima di beveva. Ma l'effetto di fantasia nelle due azioni si sarebbe perso. Il lettore deve pensare, riassociare e, nel frattempo, intuire come i due movimenti fossero compenetranti, nel senso che avvenivano senza seguire un regolare rituale: prima il mangiare e poi il bere.
Il chiasmo, usato in poesia ma anche nella narrativa, per questo motivo, è una figura retorica di grande capacità espressiva che coinvolge chi legge molto meglio di qualunque lunga descrizione della scena o dei personaggi del racconto.
Come anche per le altre figure del genere bisogna saperle soppesare per non renderle inefficienti quando, di esse, ce ne siano troppe nel periodo.
Qualora desiderassi verificare che cosa sono le figure retoriche e come si possano utilizzare nella narrativa, in un esempio di romanzo che ti aiuti nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, o qualunque altro tipo di consiglio per pubblicarlo, visita questi nostri servizi.

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