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Figure retoriche: l'antitesi

Antitesi
Il termine, dal greco antico, significa letteralmente contrapposizione.
Ecco la definizione che leggiamo sul vocabolario della lingua italiana:

"Figura retorica che consiste in una contrapposizione di parole e concetti in cui talvolta si nega l'uno affermando il contrario."

Con un esempio facciamo luce sulla definizione:

"Non c'era silenzio in quella grotta, ma si sentivano i pipistrelli volare."

Serve ad affermare una situazione negando il suo contrario. Ed è molto efficace perché mostra due aspetti contrastanti di ciò che si descrive. Quasi che si volesse rafforzare ciò che è rispetto a ciò che non è.
Talvolta si possono anche accostare concetti che sono in contrapposizione tra loro, per aumentare l'effetto di un'azione, come nella frase seguente:

"Temevo al solo pensiero di non farcela agli esami di stato, ma ero fermamente convinto di superarlo."

Come se si volesse far capire, al lettore, il tormento interno di chi parla e l'angoscia di una situazione che non è calma e tranquilla. L'antitesi è una figura retorica, pertanto, molto utile per esprimersi senza apertamente significare ciò che si sente: suggerendo con i termini in contrapposizione.
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