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Casa editrice senza contributi: Iperborea

Valutazione della casa editrice Iperborea

La casa editrice denominata Iperborea è nata nel 1987. Ha sede a Milano. Pubblica letteratura del nord Europa.
Questa è la presentazione della casa editrice:

Iperborea è stata fondata da Emilia Lodigiani nel 1987 per far conoscere la letteratura dell'area nord-europea in Italia. Primi a esplorarla in maniera siste-matica, si è potuto farlo con vasta libertà di scelta e una produzione di altissima qualità, che spazia dai classici e premi Nobel, inediti o riproposti in nuove traduzioni, alle voci di punta della narrativa contemporanea. Oltre ai paesi scandinavi (Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia), Iperborea pubblica letteratura baltica, nederlandese, islandese (incluse le antiche saghe medioevali), una collana di narrativa per l’infanzia (I Miniborei), una serie dedicata alle strisce dei Mumin di Tove Jansson e dal 2018 The Passenger, un libro-magazine che raccoglie inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un paese e dei suoi abitanti. Inoltre, dal 2014, Iperborea organizza a Milano e in varie città d’Italia il festival I Boreali, dedicato alla cultura nordica.

Ecco cosa dicono agli autori che vogliono proporre il proprio manoscritto:

Cari Scrittori e Scrittrici che desiderate sottoporci i vostri manoscritti, Iperborea è una casa editrice specializzata in letteratura del Nord Europa, pubblichiamo esclusivamente romanzi di scrittori scandinavi, olandesi e fiamminghi, finlandesi e baltici, pertanto non prendiamo in considerazione i manoscritti non affini alla nostra linea editoriale…

Questi sono i dati per i contatti:

Iperborea Srl
Viale Premuda, 14
20129 Milano
Tel +39.02.87398098

Vi è poco da aggiungere. Se si tratta di opere che ri-guardano il nord dell’Europa allora si può inviare una proposta. Diversamente meglio non provarci. Quindi bisognerebbe trovare uno scrittore di quelle terre che sappia scrivere in italiano? O uno scrittore italiano che conosca quelle lingue? O una via di mezzo che, comunque, difficilmente sarebbe un buon risultato letterario. Forse opere che siano tradotte.

Nostro giudizio
Il giudizio è negativo.
Pare che l'invito sia non del tutto chiaro. O si poteva dire espressamente che non si accettano manoscritti. Tanto chi non sa leggere l'italiano non invierebbe nemmeno mai nulla all'editore.

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