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I promessi sposi
 
romanzo di Alessandro Manzoni
Non leggere I promessi sposi è un peccato grave per chi studia e non solo, perché è il romanzo per eccellenza. E ciò si riferisce al linguaggio, alle descrizioni, alla pulizia della lingua, alla correttezza delle immagini e delle costruzioni sintattiche, al di là del contenuto e della storia. Su cui si può anche essere o meno d'accordo ma guai a giudicare uno scritto in base a soli questi elementi. Ogni libro ha qualcosa da insegnarci: qui ce n'è molto, il piedistallo su cui poggia la lingua italiana moderna, un riferimento per chiunque voglia scrivere. I promessi sposi sono la cultura stessa della nostra letteratura. L'ho letto tante volte e sempre trovo qualcosa di nuovo, sempre qualche spunto per scrivere anch'io, nel mio piccolo, un racconto. 
In questo sito trovi tutto il libro del Manzoni.
 
 
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Indice

Introduzione 

CAPITOLO I Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene... 
CAPITOLO II Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente ... 
CAPITOLO III Lucia entrò nella stanza terrena, mentre Renzo stava ... 
CAPITOLO IV Il sole non era ancor tutto apparso sull'orizzonte, quando il padre ...
CAPITOLO V Il qual padre Cristoforo si fermò ritto sulla soglia, e, appena ... 
CAPITOLO VI - In che posso ubbidirla? - disse don Rodrigo, piantandosi in piedi ... 
CAPITOLO VII Il padre Cristoforo arrivava nell'attitudine d'un buon capitano che, ... 
CAPITOLO VIII «Carneade! Chi era costui? » ruminava tra se don Abbondio ... 
CAPITOLO IX L'urtar che fece la barca contro la proda, scosse Lucia, la quale, ... 
CAPITOLO X Vi son de' momenti in cui l'animo, particolarmente de' giovani, ... 
CAPITOLO XI Come un branco di segugi, dopo aver inseguita invano una lepre, ... 
CAPITOLO XII Era quello il second'anno di raccolta scarsa. Nell'antecedente, le ... 
CAPITOLO XIII Lo sventurato vicario stava, in quel momento, facendo un chilo agro e ... 
CAPITOLO XIV La folla rimasta indietro cominciò a sbandarsi, a diramarsi a ... 
CAPITOLO XV L'oste, vedendo che il gioco andava in lungo, s'era accostato a Renzo; ... 
CAPITOLO XVI - Scappa, scappa, galantuomo: lì c'è un convento, ecco ... 
CAPITOLO XVII Basta spesso una voglia, per non lasciar ben avere un uomo; pensate ... 
CAPITOLO XVIII Quello stesso giorno, 13 di novembre, arriva un espresso al signor ... 
CAPITOLO XIX Chi, vedendo in un campo mal coltivato, un'erbaccia, per esempio un ... 
CAPITOLO XX Il castello dell'innominato era a cavaliere a una valle angusta e ... 
CAPITOLO XXI La vecchia era corsa a ubbidire e a comandare, con l'autorità ... 
CAPITOLO XXII Poco dopo, il bravo venne a riferire che, il giorno avanti, il ... 
CAPITOLO XXIII Il cardinal Federigo, intanto che aspettava l'ora d'andar in chiesa a ... 
CAPITOLO XXIV Lucia s'era risentita da poco tempo; e di quel tempo una parte aveva ... 
CAPITOLO XXV Il giorno seguente, nel paesetto di Lucia e in tutto il territorio di ...
CAPITOLO XXVI A una siffatta domanda, don Abbondio, che pur s'era ingegnato di ... 
CAPITOLO XXVII Già più d'una volta c'è occorso di far menzione ... 
CAPITOLO XXVIII Dopo quella sedizione del giorno di san Martino e del seguente, parve ... 
CAPITOLO XXIX Qui, tra i poveri spaventati troviamo persone di nostra conoscenza. ... 
CAPITOLO XXX Quantunque il concorso maggiore non fosse dalla parte per cui i nostri ... 
CAPITOLO XXXI La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse ... 
CAPITOLO XXXII Divenendo sempre più difficile il supplire all'esigenze ... 
CAPITOLO XXXIII Una notte, verso la fine d'agosto, proprio nel colmo della peste, ... 
CAPITOLO XXXIV In quanto alla maniera di penetrare in città, Renzo aveva ... 
CAPITOLO XXXV S'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedici ... 
CAPITOLO XXXVI Chi avrebbe mai detto a Renzo, qualche ora prima, che, nel forte d'una ... 
CAPITOLO XXXVII Appena infatti ebbe Renzo passata la soglia del lazzeretto e preso a ... 
CAPITOLO XXXVIII Una sera, Agnese sente fermarsi un legno all'uscio. - E' lei, di ...