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Sigillare e incollare: infiltrazioni da un terrazzo
Succede non di rado che i terrazzi facciano passare umidità nei solai sottostanti. Talora ci sono dei veri e propri gocciolamenti che non si riesce a frenare perché non si sa da dove provengano di preciso. A meno che non si voglia ristrutturare l'intera pavimentazione esposta alle piogge e alle intemperie, occorre sigillare i punti in cui ci sono le penetrazioni. Un problema che si può risolvere con poca spesa e con il sistema fai da te. Ecco come.

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Il problema delle infiltrazioni
Quale casa non ha subito delle infiltrazini di acqua nei muri? E quante volte non si è riusciti a stabilire la precisa provenienza? Il fatto è che l'acqua s'infila nei vuoti della struttura e spesso tali canali, pure non evidenti, talora solamente capillarità del materiale, non sono facilmente sigillabili. Occorre attenzione e ragionamento. L'acqua potrebbe seguire andamenti curvi e venire fuori dove trova spazio, senza un collegamento diretto con la parte superiore.
Nel caso dei terrazzi, piastrellati, per fortuna esiste un rimedio più rapido che nei casi in cui non siano individuabili i possibili punti critici.
 
Strumenti e materiali necessari
Bisogna dotarsi di una cartuccia di silicone e di una pistola adatta allo spandimento di questo materiale quasi miracoloso. Niente più se non quei pochi minuti necessari al lavoro secondo l'ampiezza del terrazzo da sigillare.
E vediamo la procedura da seguire.
 
Sigillare
Dopo aver pulito di polvere tutta la zona da trattare e dopo che essa sia ben asciutta, bisogna spandere il silicone sulle fughe fra le piastrelle, cioè su quei minuscoli spazi ampi pochi millimetri che circondano ogni piastrella, cominciando dagli attacchi fra pavimento e parete muraria. Basta uno strato come viene fuori dalla stessa cartuccia, da spandere con il dito indice in maniera da far aderire il materiale, per bene, alla zona da proteggere dalla pioggia.
Per evitare che ci si sporchi la superficie del dito e resti del silicone attaccato, si può bagnare il polpastrello con del sapone liquido. Quindi si continua la procedura lungo tutte le fughe interessate dove un tempo c'era il sigillante per pavimento. Senza dubbio si sarà rovinato con il tempo e il notevole variare delle temperature nel corso degli anni. Avrebbe bisogno di essere sostituito, ma la procedura è lunga e nemmeno sicura dei risultati perché si tratterebbe di unire due corpi fisicamente diversi. Uno già ben asciutto e l'altro umido. Per questo motivo è molto meglio il silicone che, oltre a far la sua funzione rapidamente, resta per parecchio nelle condizioni di sigillare il tutto.
Per pulire il materiale fuori dalle fughe, può servire ancora il dito con il sapone. Tuttavia non si tratta di un grande danno se si usa, come è opportuno, il silicone trasparente.
Se si adopera la pistola, non bisogna avvitare il beccuccio sulla parte superiore della cartuccia in quanto occorre una minima quantità di materiale ed esso si perderebbe nel tragitto fino all'uscita. Otre a essiccarsi per il successivo uso. Si può adoperare anche un tappo del dentifricio per chiudere adeguatamente la stessa cartuccia, una volta terminato il lavoro, in modo da mantenere sigillato il silicone che all'aria si asciuga con una certa rapidità e non è più utilizzabile. In questo caso, la volta successiva, bisogna eliminare la parte diventata dura estraendola con un oggetto appuntito. In commercio esistono anche confesioni di silicone in tubetti. In tal caso si può spandere come il dentifricio e non occorre la pistola.
Per migliorare la tenuta stagna, si può anche usare un pezzo di pellicola trasparente, o di una busta di plastica da inserire tra il tappo e il becco della cartuccia di silicone. Ci sarà migliore protezione all'aria del materiale.
Basta attendere dieci minuti perché il silicone inizi la presa e un giorno per avere il lavoro compiuto. Qualora le infiltrazioni continuino, quasi certamente esse provengono da altre cause.
Si ricordi che una cartuccia costa soltanto un paio di euro, al massimo il doppio se si usa il tipo antimuffa. La pistola costa anch'essa pochi euro, secondo il tipo. In genere il silicone non è tossico, costruito con una formula chimica che prevede soltanto silicio e ossigeno. Però si legga bene sulla confezione al momento dell'acquisto presso i negozi di ferramenta e faidate. In questo caso, non a contatto con alimenti, si può usare anche il tipo poliuretanico.

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