Archeologia
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I vincoli, come farli decretare dalla Soprintendenza
 

Come far vincolare un'area archeologica

E' piuttosto noto come, in Italia, nonostante le ricchezze archeologiche presenti nel suo territorio, non tutte siano vincolate in base alla normativa vigente. Di moltissime la Soprintendenza nemmeno conosce l'esistenza, oppure non ha ancora emesso il decreto che impone i vincoli fra cui l'inedificabilità dei suoli compresi nella zona. Perciò nessuna meraviglia se abbiamo alla mercé di chiunque interi luoghi con testimonianze del passato remoto e carichi di storia, oltre che di interesse archeologico e culturale.
Molti volontari, ma anche le persone sensibili all'ambiente e alla tutela del paesaggio, spesso non sanno che esiste una procedura per segnalare queste località alla Soprintendenza e cercare di farne decretare il valore storico e scientifico. Allora come fare?
Qui si danno dei suggerimenti, anche se si tratta solamente di un modo di intervenire che non è detto offra il risultato sperato. Per questa ragione è bene partire con un colloquio informativo presso gli uffici della Soprintendenza locale alla quale, poi, inviare la documentazione che si indica di seguito. Occorre, quindi:

  • una lettera di trasmissione con cui s'invita a fare un sopralluogo sulla zona il cui interesse archeologico sia evidente;
  • una relazione in cui si individua, mediante una cartina topografica, ma anche con una copia del foglio di mappa catastale con l'indicazione delle particelle interessate, anche se non del tutto perfettamente precise, l'area archeologica, e in cui si descrive la particolarità e l'importanza della zona;
  • una documentazione fotografica che illustri i ruderi presenti nell'area.
La relazione è bene che sia redatta da chi abbia una certa competenza in materia, sia un archeologo, un architetto, un responsabile di una organizzazione scientifica oppure solamente paesaggistica. La lettera di trasmissione sia firmata, perferibilmente, da chi abbia una funzione dentro un'associazione o in un ente pubblico. Questo non significa, però, che anche un cittadino non possa agire autonomamente.
Il risultato di ottenere il vincolo sulla zona non è certo, ma se vi sono resti di valore, pensiamo alle tante mura megalitiche presenti in tantissime aree del mezzogiorno, e in particolare in Molise, in Campania e nel Lazio, che sono quasi del tutto abbandonate, se non misconosciute, ci sono molte probabilità di ottenere il decreto che vincola l'area. Del resto alla Soprintendenza non costa nulla e non è detto che, poi, siano d'obbligo gli scavi. Tuttavia è il primo passo, specialmente per i volontari, per procedere, nel caso, con una domanda di concessione ricerca nel sito. Il che equivale a dire effettuare gli scavi archeologici.
E tutti sanno come ciò possa essere veicolo di attività economiche e quanto valgano, tali risorse, per l'ambiente in cui i reperti siano prtati alla luce.

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