Reperti
fuori del perimetro delle
Civitelle La zona Chi sale verso le Civitelle, oppure scende dopo aver
visitato il sito archeologico, nota subito che c'è altro da vedere.
Mucchi di pietre dappertutto, oppure cinte murarie di epoche non più
precisabili ovunque. Sono di minore altezza di quelle megalitiche,
fatte di massi di minore grandezza, ma che affascinano ugualmente.
Quasi che una città si fosse trasferita, con i suoi materiali, appena più
a valle, a lasciarsi mantenere viva nel tempo, con le costruzioni di
muretti, di sentieri e, probabilmente, di altro. Ci sarebbe da scavare
anche in questo luogo. Le pietre di minore
grandezza riutilizzate nei luoghi appena a valle delle Civitelle, per
muretti e casette. Chi si era approvvigionato in precedenza le
aveva potuto prelevare dalle rocce a sfoglia di cui è ricca questa
montagna. Si potrebbe pensare che si tratti di pietre naturali trovate dai contadini che hanno ripulito i loro terreni e le abbiano composte sui confini, oppure che le abbiano ammucchiate, come rifiuti, in cumuli sparsi. Però non esistono altrove tante pietre insieme, nello stesso posto e a così breve distanza. Una densità che dimostra come vi sia stata, nei pressi, una sorta di cava libera di estrazione, ossia un'area che quelle conteneva già belle e pronte, appena cinquecento metri più a monte. Cumuli di pietre dappertutto in quest'area. Il monte sulla sinistra è la zona alta delle Civitelle. La mappa con il Geoportale Siamo sugli Appennini, nel Molise. Per
raggiungere Frosolone bisogna penetrare nell'interno del territorio.
Qui, in montagna, verso i 1200 metri di altitudine, esiste un panorama
piuttosto ampio. Il solito modo dei Sanniti di controllare le valli e,
soprattutto, di poter comunicare con altri centri abitati. Una
ragnatela di posti su alture.
L'area appena a valle
delle Civitelle. E' segnata con un tracciato rosso l'utlima cinta
muraria megalitica. La zona ricca di cumuli di pietre è appena
a nord di tale cinta muraria, sono visibili anche i tanti tracciati dei muretti I reperti Si diceva dei reperti presenti anche in questa zona.
Difatti ci sarebbe da chiedersi che cosa sia un lungo tracciato di
pietre, parecchie decine di metri della larghezza di circa tre, che
sale quasi a significare un percorso. Potrebbe anche esserlo,
soprattutto se si pensa che poco oltre, cinque minuti a piedi, si
inalbera una cinta muraria particolare, con massi incastonati meglio
che
altrove, grandezze dei conci superiori, e che scende quasi diritta
verso la valle. Di essa si parla in un'altra pagina. Ma è evidente
che potrebbe essere un collegamento. Che siano entrambe delle
strade di
un tempo? Ancora cumuli di pietre. In primo piano un muro fatto di massi consistenti. |
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