Archeologia
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L'area a valle delle Civitelle di Frosolone, nel Molise
 

Reperti fuori del perimetro delle Civitelle

La zona

Chi sale verso le Civitelle, oppure scende dopo aver visitato il sito archeologico, nota subito che c'è altro da vedere. Mucchi di pietre dappertutto, oppure cinte murarie di epoche non più precisabili ovunque. Sono di minore altezza di quelle megalitiche, fatte di massi di minore grandezza, ma che affascinano ugualmente. Quasi che una città si fosse trasferita, con i suoi materiali, appena più a valle, a lasciarsi mantenere viva nel tempo, con le costruzioni di muretti, di sentieri e, probabilmente, di altro. Ci sarebbe da scavare anche in questo luogo.
Del resto succede sempre che, quando si abbandonano posti a lungo abitati, e le Civitelle dovettero esserlo per secoli, si asportino i materiali riutilizzabili altrove. Per tale motivo è senza ombra di dubbio che le innumerevoli pietre che qui si notano, siano le stesse che avevano usato i Sanniti, forse altri prima di loro, per le case più a monte dove, invece, è piuttosto difficile vedere cumuli di conci a cielo aperto. Per quale motivo bisognerebbe andare a cercare lontano ciò che è disponibile a due passi? Lo facevano i Barberini con il Colosseo, lo hanno fatto più recentemente prima degli scavi del diciannovesimo secolo a Pompei, lo hanno fatto i contadini di Altilia, nei pressi di Sepino, lo faranno sempre tutti se nessuno lo impedisce. E perché mai quando le necessità vitali erano ben altre che conservare il passato?

immagine dell'area archeologica delle Civitelle, i muretti con il riuso delle pietre

Le pietre di minore grandezza riutilizzate nei luoghi appena a valle delle Civitelle, per muretti e casette. Chi si era approvvigionato in precedenza le aveva potuto prelevare dalle rocce a sfoglia di cui è ricca questa montagna. 
Si noti l'ampia visuale del territorio dalla zona.

Si potrebbe pensare che si tratti di pietre naturali trovate dai contadini che hanno ripulito i loro terreni e le abbiano composte sui confini, oppure che le abbiano ammucchiate, come rifiuti, in cumuli sparsi. Però non esistono altrove tante pietre insieme, nello stesso posto e a così breve distanza. Una densità che dimostra come vi sia stata, nei pressi, una sorta di cava libera di estrazione, ossia un'area che quelle conteneva già belle e pronte, appena cinquecento metri più a monte.

immagine dei cumuli sparsi di pietre a valle delle Civitelle, riutilizzo dei materiali prelevati a monte

Cumuli di pietre dappertutto in quest'area. Il monte sulla sinistra è la zona alta delle Civitelle.

La mappa con il Geoportale

Siamo sugli Appennini, nel Molise. Per raggiungere Frosolone bisogna penetrare nell'interno del territorio. Qui, in montagna, verso i 1200 metri di altitudine, esiste un panorama piuttosto ampio. Il solito modo dei Sanniti di controllare le valli e, soprattutto, di poter comunicare con altri centri abitati. Una ragnatela di posti su alture.
Per individuare sulla mappa l'area a valle delle Civitelle usiamo, come altre volte, un'immagine ritagliata dal Geoportale, il software del Ministero dell'Ambiente che fa vedere, con foto satellitari e tramite internet, ogni luogo d'Italia. Si rimanda alla pagina relativa per verificare il funzionamento. 

immagine satellitare della zona a valle delle Civitelle

L'area appena a valle delle Civitelle. E' segnata con un tracciato rosso l'utlima cinta muraria megalitica. La zona ricca di cumuli di pietre è appena a nord di tale cinta muraria, sono visibili anche i tanti tracciati dei muretti
(immagine prelevata e ritagliata dal sito http://www.pcn.minambiente.it)

I reperti

Si diceva dei reperti presenti anche in questa zona. Difatti ci sarebbe da chiedersi che cosa sia un lungo tracciato di pietre, parecchie decine di metri della larghezza di circa tre, che sale quasi a significare un percorso. Potrebbe anche esserlo, soprattutto se si pensa che poco oltre, cinque minuti a piedi, si inalbera una cinta muraria particolare, con massi incastonati meglio che altrove, grandezze dei conci superiori, e che scende quasi diritta verso la valle. Di essa si parla in un'altra pagina. Ma è evidente che potrebbe essere un collegamento. Che siano entrambe delle strade di un tempo?
Non finisce qui perché in questa zona, oltre a tante pietre sparse, ci sono dei segnali che qualcosa era stato costruito continuando la tecnologia megalitica. Si tratta di fondazioni che sono visibili solamente appena sotto l'erba, scovate quasi per caso, interessanti da esaminare più a fondo, soprattutto da riportare alla luce. Eccone l'immagine fotografica.

immagine di reperti da portare alla luce nella zona a valle delle Civitelle

Ancora cumuli di pietre. In primo piano un muro fatto di massi consistenti.

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