Una veduta dal cielo delle aree archeologiche e non soltanto
Google Earth
Molti, o tutti, sanno della possibilità di usare il sistema di
Google che consente di caricare e vedere le immagini di ogni angolo del
mondo. Esiste una buona risoluzione delle fotografie che
compongono il territorio e anche il modo di entrare nello spazio da
terra e camminare in esso. Sono sempre immagini, ma molto utili quando
non si conosce qualche luogo e lo si vuole scoprire.
Tuttavia esiste
un altro sistema, tutto italiano e del Ministero dell'Ambiente che
permette di visualizzare il nostro territorio. Esso è altrettanto utile
e ancora di più quando si devono ricercare particolari località di cui
si conosce il nome ma non la posizione in Italia. Si tratta del
Geopaortale Nazionale.
Il sito del Geoportale Nazionale
Una volta raggiunto il sito di cui si parla, tramite questo link,
è possibile visualizzare una particolare località inserendo il nome,
per esempio "Frosolone", nella casella in alto alla pagina che appare,
dove esiste la scritta cerca...
Il
sistema trova tutte le corrispondenze archiviate mentre si digita il
nome del luogo da cercare. Basta cliccare su ciò che interessa e
lasciare caricare il risultato. A seconda della velocità di connessione
della propria linea alla rete, apparirà l'immagine che riguarda la tale
località. Allora è possibile muoversi direttanente con la manima che si
vede come puntatore del mouse, oppure mediante l'uso della rotellina
centrale dello stesso mouse. In questo modo si aumenta o si diminuisce
lo zoom. Basta provare.
In basso alla pagina si vedono le coordinate
del luogo dove punta il mouse e la scala di riferimento dell'immagine,
sia grafica che numerica. Per esempio 1:2000 significa che un
centimetro sul monitor corrisponde a venti metri nella realtà. Non
bisogna scendere a visualizzazioni più dettagliate in quanto la
risoluzione non è migliore è il tutto sarebbe sfocato. Massimo, dunque,
1:2000.
Se si è provato a cercare davvero Frosolone, sarà possibile
spostare l'immagine verso destra e recarsi sulla sinistra rispetto al
centro abitato, per vedere le Civitelle. Esse, peraltro, non sono
archiviate come località da ricercare direttamente con il motore
interno al sistema.
Ma
basta fermarsi dopo un tratto lungo come lo
stesso abitato, appena più in basso rispetto alla direttrice sulla
sinistra, e ingrandire. Siamo così sull'area archeologica delle
suddette Civitelle. Che cosa appare?
Tra il bosco a sinistra, l'area verde scuro, e
l'abitato a destra, esiste una zona montuosa, attorno a essa si possono
vedere i resti della prima cinta muraria megalitica risalente ai
Sanniti. Proprio appena finiscono i terreni agricoli lavorati: basta
guardare con pazienza. Queste mura, lunghe 550 metri, racchiudono uno
spazio a forma di ovale, la zona più alta del sito. Sul lato sinistro
del monte è visibile anche una seconda cinta muraria, a poca distanza
dalla più interna.
Poi, in basso, se ne incontrano delle altre. In
tutto sono lunghe più di cinque chilometri e racchiudono un'area di circa quattordici ettari. Se si ingrandisce
l'immagine fino alla scala di 1:2000, (come si può controllare usando
sempre la rotellina del mouse e leggendo i valori in basso a destra
della pagina), si riconoscono perfettamente. I muri di cinta che sono
nei pressi delle casette di pastori, ancora più in basso, non sono di
epoca antica.
Nella parte sinistra della pagina, nella zona
Strumenti, è anche possibile misurare perimetro o area di ciò che viene
individuato con il mouse.