Archeologia
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L'età del Ferro nella protostoria
 

La datazione con riferimento all'età del Ferro, esempi nel Sannio

L'epoca protostorica

La scoperta del ferro e della sua metallurgia, a datare dal XII secolo avanti Cristo, determinò notevoli cambiamenti nella vita delle popolazioni di allora. Gli utensili e le armi divennero molto più resistenti, addirittura di acciaio se la polvere di carbone fornì quell'ingrediente, il carbonio, capace da irrobustire, durante la fusione, il prodotto finale.
Dunque fu possibile costruire opere di edilizia con maggiore precisione anche se l'uso del ferro non partì in contemporanea in tutti i luoghi della Terra. Nell'Italia centro-meridionale bisogna attendere qualche altro secolo e datare quest'ultima età della protostoria a partire dal X secolo a.C.

L'atà del Ferro viene suddivisa in due sottosezioni, secondo il seguente schema:

  • Ferro I, dal 1200 a.C. al 1000 a.C.
  • Ferro II, dal 1000 a.C. al IV-I secoli a.C.
Vi è da notare che durante l'età del Ferro I ci fu una cultura di transizione, con la presenza contemporanea di attrezzi di bronzo e di ferro. La metallurgia non era ancora del tutto perfetta e molti prodotti di ferro non erano tanto più resistenti di quelli di bronzo. Ciò serve anche per capire come siano potuti esistere, nel periodo lungo qualche secolo, reperti dell'uno e dell'altro materiale e costruzioni non ancora fatte con conci ben squadrati, la quarta maniera indicata dall'archeologo Giuseppe Lugli. Difatti il ferro fonde a una temperatura ben superiore a quella del bronzo ed era necessaria una tecnologia superiore per raggiungere quelle alte temperature.

La datazione dei reperti

I reperti di oggetti di ferro, come per quelli di rame e di bronzo delle epoche precedenti, possono essere datati scientificamente con il metodo della termoluminescenza. Difatti il ferro fonde a 1538 °C, una temperatura ben superiore ai famosi 500 gradi necessari per azzerare le radiazioni presenti nel materiale. Quelle che si accumuleranno successivamente possono essere misurate per ottenere una datazione del reperto. Tuttavia non è giusto orientarsi sui ritrovamenti di oggetti di ferro per datare un contesto che può essere aperto, cioè soggetto a trasformazioni avvenute nel tempo. Come lo è una cinta muraria rispetto a ciò che contiene. Un villaggio era abitato per secoli, al suo interno la vita scorreva adattandosi alle nuove tecnologie nel corso degli anni. Questo vale per tutti in luoghi archeologici come, ad esempio, per le cinte murarie megalitiche delle città sannitiche.
Se prendiamo questo caso, difatti, non è difficile notare come la tecnica costruttiva sia ben precedente qualunque utensile di ferro ritrovato. Non solo per il fatto che i massi non appaiono squadrati nelle loro facce, per l'assenza di strumenti di lavoro adatti allo scopo, ma anche per la diversità che esiste con tutti gli altri reperti trovati nelle stesse zone e che riguardano soprattutto la ceramica.
I vasi di ceramica colorata finemente decorati, con figure geometriche e immagini umane, datati al IV secolo avanti Cristo,  dimostrano difatti che la cultura dei Sanniti fosse raffinata. L'arte è sempre l'espressione massima di ciò che un popolo avverte, la sua sensibilità, la sua capacità comunicativa e il suo senso spirituale. Come a dire che esistono funzioni simboliche di grande valore sociale. Dunque, se l'architettura è un insieme di funzioni primarie, legate all'uso che di tale costruzione si può fare, e di funzioni secondarie, ossia legate all'aspetto simbolico, come sarebbe possibile una discrepanza fra le due attività? La scultura e la pittura, facciamo rientrare in queste due arti la produzione di ceramica, come può essere tanto raffinata, pur avendo una sola preminente funzione, rispetto alle mura megalitiche di massi amorfi?
Non è credibile che si produca diversamente quando, nell'architettura, si uniscono strettamente due funzioni differenti: la primaria, per cui una cinta muraria serve da difesa, e una secondaria, per cui i massi sono enormi a dimostrare la forza di un popolo e la sua tenacia nel sapersi difendere o per incutere timore nei nemici.
La risposta non ammette altre differenti soluzioni. Ossia il periodo in cui furono costruite queste architetture è diverso, e molto precedente la produzione dell ceramiche colorate e del IV secolo avanti Cristo, come molte ne sono state rinvenute, al pari delle mura di cinta megalitiche, in tutto il territorio dei Sanniti.

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