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Come cancellarsi dal motore di ricerca di Google
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La sentenza
Una decisione della Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito come sia possibile, per gli utenti del web, farsi cancellare dai risultati dei motori di ricerca. Si è chiamata tale facoltà diritto all'oblio. Ossia il diritto di ogni cittadino di non veder pubblicare sulla rete notizie e informazioni che lo riguardino quando, come è scritto nella suddetta decisione, siano "inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti, o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati."
Tale diritto è l'opposto, almeno per quanto riguarda un sito web, di ciò che è previsto con il modulo per la riconsiderazione da parte di Google.

Come cancellarsi da Google
La richiesta di farsi cancellare dai risultati del motore di ricerca di Google è possibile inviarla direttamente da una pagina presente nella rete. Baste seguire questo link.
Bisogna fare subito, però, alcune precisazioni:
  • in primo luogo, difatti, Google cancellerebbe solamente, sempre dai risultati di ricerca del proprio motore, i link alle pagine o ai siti che hanno attinenza con il richiedente;
  • bisogna spiegare i motivi, per ogni indirizzo web, l'URL, che portano a tale richiesta di cancellazione;
  • la cancellazione non è immediata e automatica. Seppure il modulo di Google dice che si tratta, infatti, di una fase iniziale della facoltà concessa ai cittadini, nel rispetto della decisione delle autorità europee, resta sempre la discrezione di Google stessa a decidere che cosa sia privacy e che cos'altro, invece, riguardi il diritto all'informazione
  • cancellarsi dal motore di Google non significa che, in altri motori, non appaia la medesima notizia o pagina web che interessa, diversamente, sia eliminata dalla rete;
  • non si viene cancellati da tutte le altre aree del web che mantengono le informazioni e i dati che riguardino il richiedente. Esistono, difatti in internet, i forum, i blog, i siti stessi che, seppure non appaiono tra i risultati di ricerca, possono essere raggiunti da chi digiti direttamente tale indirizzo o lo abbia archiviato fra i preferiti e, quindi, anche dai link provenienti da altri siti collegati;
  • non si è cancellati dalle tantissime newsletter, dagli elenchi di email e da altri archivi che non sono connessi direttamente con Google.
Come si può notare il diritto all'oblio è una faccenda molto difficile che si raggiunga completamente su internet al punto in cui sono arrivate le connessioni fra le singole informazioni. Ciò seppure il mercato delle ricerche sia controllato, quasi totalmente, da Google.
Per chi voglia non apparire, comunque, fra i risultati di ricerca di Google è un primo passo per scomparire dal web, anche se occorre del tempo per assicurarsi che nessuna pagina parli di sé in futuro. Cosa piuttosto complicata. Che se ne direbbe se altri siti riportino la medesima notizia e non ancora sono stati cancellati dal motore di ricerca di Google? Occorrerebbe continuare a inviare richieste a Google! Sarebbe uno stess senza fine.
La richesta di cancellazione va digitata sulla pagina di cui si è fornito, poco sopra, il link allegando anche un documeto valido d'identità personale.
Nel modulo si parla di una informazione al webmaster del sito che è stato rimosso. Tuttavia non è chiaro se la stessa pagina, dopo che sia stata modificata eliminando notizie e informazioni personali, sia ancora penalizzata dal motore di ricerca. Nel caso, pare indispensabile richiedere la riconsiderazione a Google secondo quanto spiegato in un'altra pagina di questa sezione.

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