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Perugia
 


Visitare Perugia 
La fontana Maggiore ti affascina appena arrivi nella piazza principale della città. La forma poligonale del monunmento e i bassorilievi di Nicola e Giovanni Pisano, il tutto costruito tra il 1275 e il 1278. Medioevo. Lo stesso che osservi in tutti i palazzi che hai davanti, seduto sulla scalinata insieme ai ragazzi dell'università per stranieri. In un caldo mattino di luglio. Qualcuno ti dice che comincia l'Umbria Jazz. Perciò avevi visto e sentito delle musiche per i vicoli quando ti eri spinto nel cuore del centro storico. Ma dove provano?
L'arco etrusco del terzo secolo avanti Cristo, ma anche porta San Pietro del periodo medioevale, ti hanno impressionato che pensi a doppie cose insieme.
Questo è il palazzo dei Priori, ti dice qualcuno dei presenti che ti ha visto guardare con attenzione ciò che hai di fronte. Costruito tra il 1293 e il 1443. La facciata è molto articolata. Naturalmente dissimmetrica nell'ingresso, negli arcvi a piano terra, nelle aperture.
Devi vedere anche il palazzo del Capitano del Popolo. E tanti altri monumenti che ti hanno riferito troppo in fretta.
Ma hai anche da controllare un certo convento, le suore, se è passata di là quella ragazza di cui hai una certa conoscenza. Oppure altro ancora, che i libri si mostrano come se fossero realtà. Perché l'immaginazione fa parte della musica che stai ascoltando, ora sei in un teatro, ti hanno portato quasi a spalla, o a spinta, ma che ore sono? Tutto il giorno sei rimasto a osservare le attrattive culturali e storiche di questa città. Nella cappella di San Severo hai visto gli affreschi del Raffaele e del Perugino. Poi la cattedrale di San Lorenzo, l'oratorio di San Bernardino, il tempio di Sant'Angelo, gli affreschi nella chiesa di San Filippo Neri.
Ricordi mentre attaversi corso Vannucci, poi lungo corso Cavour, la lunga strada piana ricca di palazzi da gustare. Bello!
Sei così stanco che il jazz ti rasserena, ti riappacifica con la vita. Già! la musica di fantasia. Proprio qui, dove volevi vedere altro ancora. Che ce n'è! Poi ancora la ragazza che cercava i genitori, forse riesci a ripercorrere il tragitto, il viaggio. Ma no, fino a dove? Si è fatto tardi, tardissimo, quando rientri a casa. Albergo, per favore. Che ti sdrai senza fiato, quasi. Hai appena bevuto un mezzo litro di acqua minerale gassata che è l'unica che ti spegne la sete, quando è fresca. E lo era. Ora stai leggendo. Con due cuscini per tenere la testa sollevata, fuori ancora si odono chitarre e bassi che echeggiano insieme a pianoforti. Qualche piccolo colpo di batteria e ti senti al centro del mondo.
Continui i capitoli, era un romanzo, non realtà, oppure uguale che la vita è fatta così: ciò che ti sembra, accade e ciò che avviene, non ti pare giusto. Proprio come nel libro, leggi il titolo di nuovo, ti piace:
 La verità non mi fa paura.

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