Una gita a...
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
Nokia (Finlandia)
 


Visitare Nokia 
La città finlandese ha trentamila abitanti. Piccola realtà famosa nel mondo gazie all'omonima marca di telefonini che, per giunta, non ha sede dalle parti. Semmai vi sono altri tipi di fabbriche come quella di pneumatici per automobili.
Il nome della città deriva da una parola finlandese che significa zibellino, un animale estinto al giorno d'oggi in quelle terre. Nokia è nota in Finlandia per le sue terme e i canali dacqua navigabili. Dall'alto vedi più alberi che case e strade anche sopraelevate che s'intrecciano nel territorio. Poco traffico, la zona industriale, le case di mattoni rossi e di legno, i tetti spioventi, usuali a mano a mano che sali al nord del mondo e poi la chiesa. Chissà perché ti rimane familiare. Per il vero è goffa nella sua composizione, il campanile a vari piani sembra che si sia abbassato dentro il piano precedente, come se avesse ricevuto un cazzotto in testa. Con le sue mezze aperture. La facciata non è molto elegante, specialmente per noi italiani abituati a meraviglie della storia e dell'architettura. Anzi, ti accorgi di come era bella la tua terra, lontana. Come a quei ragazzi che erano arrivati fin quassù per una vacanza di studio. Un premio per i più bravi a scuola.
Era una collaborazione e uno scambio di amicizia tra scuole superiori. Ecco. Che vai alla ricerca di dove si trovi quella che fu età di quei giovani. Domandi, ti sorridono, non ti rispondono, non capiscono, il tuo mezzo inglese è troppo grezzo. Ti lagni che in Italia non s'insegni bene nelle scuole e dire che eri anche il più bravo, persino dieci ai compiti in classe. Dieci parole da tradurre in dieci minuti e per ogni errore un punto in meno. Per prendere dieci non commettevi nessun essore. Ridi.
Una ragazza con il cappuccio ti risponde con lo sguardo. Ma se è caldo? Qui si proteggono dal sole, non sono abituati alle nostre temperature. Nel pomeriggio vuoi salire più su, verso la campagna e assaporare se il verde è più magico di come lo aveva descritto il libro. Affitti una bicicletta. Sì, ci vuole che qui si può viaggiare senza pericolo, pochi abitanti dovunque e pace. Tranquillità. Ciò che serve per riposare.
Poi senti le grida dei ragazzi, una di esse è caduta, a una curva, si è fatta male, ospedale, di corsa. Che razza di immagini mi vengono in mente? Il romanzo. Deve essere un cortocircuito tra ciò che vedo e ciò che sento. La fantasia che si mischia. Forse la pressione del sangue che ti annebbia gli occhi quando hai fame. E dove lo trovo un piatto di spaghetti? Mah!
E' sera quando torni a pedalare in città, lentamente che vuoi gustare persino il tramonto della Scandinavia. Chissà a Capo Nord! Ma chi ci vuole arrivare?! troppo freddo e poi sei uscito proprio per visitare i luoghi che hai letto nel libro.
Sei come al solito in albergo, si sentono suoni elettronici provenire dal territorio, una festa da qualche parte, che gli amplificatori rimbombano nella pianura e giungono alle mura di Nokia. Rifletti su ciò che possa essere la distanza, oppure il tempo, o l'altra dimensione di ciò che non si vede e non si tocca, ma si pensa. E' ora di leggere ancora. Avverti una certa nostalgia, per l'età o per il passato. La stagione bella, simbolo della gioventù, della spensieratezza, della gioia e della vacanza, come se quella fosse la vera vita. C'è il resto.
Meglio sprofondare nelle pagine che adori. Sono davanti a te e osservi come in un incantesimo
: Voglio ancora un po' d'estate.
 
Torna al sommario di una gita a...

Google 
 
Web  www.softwareparadiso.it