|
Visitare Molise Poche anime abitano questo borgo che si chiama come l'intera regione. Se arrivi di mattina troverai solo una radio che suona musica da un piccolo bar nei pressi della piazzetta e vicino al municipio. Un edificio che era una scuola, una volta. Poi ti giri intorno e cerchi qualcuno per chiedergli dove si trova la pietra osca. Motivo principale di questa gita. Un masso lungo due braccia allargate, alto e profondo meno di un metro e con un'incisione di fronte. In lingua osca, l'antico linguaggio scritto da destra verso sinistra e all'incontrario anche nella forma dei caratteri, come se dovesse essere letto, da noi, allo specchio. Poche parole per dire che lì, dov'era aun tempo, nei pressi della chiesetta di campagna chiamata la Madonna del Piano, si costruì un tempio su ordine di un magistrato della familgia dei Betiti. Prima di Cristo. Pare incredibile che una pietra così sia arrivata fino a noi, una delle poche testimonianze di quel periodo e di quella civiltà. E perciò ti ci fermi a guardarla, a fotografarla anche se la scritta, incisa sul masso, non è leggibile se non avvicinandoti e guardando direttamente con gli occhi. Qualcosa di prezioso per chi ama l'archeologia e la nostra storia. Perciò ti piace ancora di più essere a Molise, anche se solo gli uccelli che cinguettano nel cielo pulito ti faranno compagnia salendo le ripide scale che portano a quella sommità dove c'era un castello, un tempo. Ora solo poche testimonianze, e una chiesa di cinquecento anni fa. Come è scritto sull'architrave dell'ingresso. Una piccola costruzione come si addice a un popolo di montagna. Umile e sereno, come ancora sono gli abitanti di questo posto. Molise, dolce parola che nel sole di quella stessa mattinata che giri per le stradine del borgo ti apparirà ancora più affettuosa, come i gatti, ti guardano sornioni, che circolano sulle siepi ai bordi del centro storico, da dove si ammira la montana dei paesi vicini. Di quel Frosolone che domina l'intera vallata. Una gita per chi vuole scoprire da dove veniamo, chi siamo, che cosa abbiamo fatto nei secoli passati. Che cosa sia rimasto. E poi ti fermi a sorbire, in quel piccolo bar della piazzetta in basso, una birra in compagnia di chi ti abbia accompagnato, o un gelato se l'estate è arrivata. E sorridi che anche le piccole cose possono essere, inspiegabilmente, grandi. (la pietra osca di Molise,
trovata in località Madonna del Piano)
Torna al sommario di una gita a... |
|
