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Scheda demolizioni e riscostruzioni
 Parti e argomenti della scheda: 
 Documenti per tutte le zone escluse la zona A 
 (Per la zona A vedi scheda apposita)
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DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE

Documentazione a corredo delle richieste di concessione edilizia per interventi di demolizione e ricostruzione

 

DESTINAZIONE DI ZONA DI P.R.G. : tutte escluse la zona A

  1. certificato urbanistico- edilizio (di data non anteriore ad 1 anno, non necessario per varianti non sostanziali) o certificazione urbanistico-edilizia giurata del progettista da presentarsi nel caso in cui siano trascorsi 30 gg. dalla richiesta, redatta come da modello predisposto dall’Ufficio;
  2. documentazione di legittimità della preesistenza (perizia giurata attestante la conformità dello stato dei luoghi alle opere realizzate legittimamente e/o legittimate, avallata da prove documentali quali Licenza Edilizia, Autorizzazione Edilizia, Certificato Abitabilità, Licenza Esercizio, risultanze catastali, ecc.). In assenza di prove documentali, la perizia giurata dovrà attestare le avvenute operazioni di ricerca ed essere corredata di atto notorio o documento equipollente che ne dichiari epoca e legittimità delle preesistenze, con particolare riguardo alle destinazioni d’uso;
  3. 4 copie elaborati grafici di progetto, firmati dal richiedente, dal progettista e dal direttore dei lavori contenenti il rilievo quotato in scala minima 1:200 delle opere da demolire, relativo alle piante di tutti i piani ed alle sezioni più indicative, con specifica indicazione delle destinazioni d’uso e le seguenti altre indicazioni: planimetria d’insieme in scala 1:500 comprendente il piano quotato, con le indicazioni delle curve di livello, della superficie del lotto, delle strade, della posizione, sagome e distacchi del fabbricato, delle eventuali costruzioni confinanti con i relativi distacchi, altezze ed eventuali alberature esistenti, con l’indicazione delle varie essenze e corredato da almeno 4 fotografie, prese da almeno 4 differenti punti di vista, in formato non inferiore a cm. 13x18 dello stato dei luoghi.
    • Nel piano quotato debbono essere chiaramente riportati i punti di vista numerati dai quali sono state riprese le fotografie allegate al progetto. Planimetria in scala 1:200 dell’edificio da ricostruire corredata da due o più profili significativi (ante e post operam) dell’andamento altimetrico dell’edificio rispetto al terreno, alle strade ed agli edifici circostanti, nella quale risultino precisati la superficie coperta dell’edificio in tutti i corpi di fabbrica che lo compongono (quotati negli elementi più significatici quali: terrazze, pensiline, avancorpi, rientranze, ecc.), nonchè le quote altimetriche e rampe, terrazzamenti, scalinate, ecc., con particolare riferimento ai punti di emergenza del fabbricato.
    • Nella planimetria in scala 1:200 dovranno essere indicate le linee essenziali di sezione dei profili.
    • Tutte le quote altimetriche, sia relative al piano di campagna originario che a quelle della sistemazione del terreno post operam, devono essere riferite ad un determinato caposaldo immodificabile fino all’ultimazione dei lavori. Detta planimetria dovrà riportare la sistemazione degli spazi esterni indicando le recinzioni, le essenze arboree esistenti che si intende abbattere o mantenere e le nuove da porre a dimora e le eventuali superfici da destinare a parcheggio; dovrà essere altresì integrata da una tabella riassuntiva di tutti gli elementi geometrici del progetto (superficie del lotto, volume dell’edificio, superficie coperta totale e dei singoli piani, superficie dei parcheggi, ecc.).
    • Qualora il lotto sia interessato da opere inerenti infrastrutture primarie, da realizzare in attuazione di strumenti urbanistici esecutivi, a quota altimetrica diversa da quella attuale nei progetti edilizi dovranno essere espressamente indicate anche le opere necessarie ad assicurare l’esatta realizzazione delle predette opere pubbliche. Dovrà essere allegata anche apposita relazione tecnica nella quale risultino le caratteristiche tecnico-costruttive di tali opere e l’indicazione del loro costo di costruzione da assumere come base di garanzia fidejussoria.
    • Le piante dei vari piani, in scala 1:100, con l’indicazione delle destinazioni d’uso con riferimento a quelle di cui al P.R.G., delle quote planimetriche ed altimetriche del piano cantinato, del piano seminterrato con le quote altimetriche dei punti di emergenza del fabbricato dal terreno, del piano terreno rialzato, dei piani tipo, del piano attico (ove consentito), del piano di copertura e l’indicazione di massima delle strutture portanti verticali. Le quote altimetriche debbono essere riferite al caposaldo di cui sopra; in tutte le piante devono essere indicate le linee di sezione.
    • Nel caso di edifici modulari o costituiti da ripetizioni di cellule tipo, è consentita la presentazione di piante generali nel rapporto 1:200, corredata da piante delle singole cellule, ovvero da parti significative, in scala 1:100 degli edifici modulari.
    • Qualora si tratti di edificio aderente ad altro fabbricato che deve comunicare con l’opera progettata, le piante devono essere estese anche ai vani contigui dei piani comunicanti della costruzione esistente e recare le indicazioni di destinazione d’uso degli stessi.
    • Almeno due sezioni (trasversale e longitudinale) per ciascun corpo di fabbrica in scala 1:100 (o in scala 1:200 nei casi di cui sopora) con le misure delle altezze nette dei singoli piani, dello spessore dei solai, degli sporti delle parti aggettanti, dei colmi delle parti al di sopra della linea di gronda e dell’altezza totale dell’edificio. In tali sezioni deve essere altresì indicato l’andamento del terreno (ante e post operam) lungo le sezioni stesse, fino ai confini ed alle eventuali strade.
    • Tutte le quote altimetriche, ivi comprese quelle relative al piano di campagna ante e post operam, debbono essere riferite al caposaldo citato.
    • Tutti i prospetti dell’opera progettata, a semplice contorno nel rapporto 1:100 (o 1:200 nei casi sopra indicati), devono essere completi di riferimento alle altezze e ai distacchi degli edifici circostanti, alle quote del terreno e alle sue eventuali modifiche.
    • Nei prospetti deve essere rappresentata anche la situazione altimetrica dell’andamento del terreno di progetto.
    • Qualora l’edificio sia aderente ad altri fabbricati, i disegni dei prospetti devono comprendere anche quelli delle facciate aderenti.
    • I prospetti devono contenere tutti gli elementi architettonici dell’edificio, evidenziando in particolare le aperture e i relativi infissi, le zoccolature, gli spazi per insegne, le opere in ferro e le balaustre, le coperture, i pluviali in vista, i volumi tecnici, le canne da fumo, i comignoli, le scale anti-incendio e tutti quegli impianti che per la loro dimensione siano determinanti per la composizione architettonica dell’edificio.
    • Eventuali piante, sezioni e prospetti in scala adeguata di particolari architettonici di elementi caratteristici devono contenere comunque l’indicazione, alla stessa scala, del tipo e del colore dei materiali impiegati e loro trattamento.
    • Sono richiesti particolari per recinzioni, cancelli e sistemazione a terra.
  4. foglio catastale in originale, con esatta indicazione del lotto mediante colorazione trasparente, firmato dal richiedente e dal progettista;
  5. relazione tecnica illustrativa contenente, tra l’altro, le caratteristiche costruttive e le modalità di esecuzione, con l’indicazione della destinazione d’uso generale dell’edificio da demolire e da ricostruire;
  6. certificato esistenza di opere di urbanizzazione primaria, rilasciato dalla Circoscrizione competente per territorio, con le indicazioni relative alla rete fognante, strada di servizio, rete idrica, energia elettrica, per l’utilizzazione del lotto;
  7. atto di proprietà;
  8. formale delega del proprietario od atto equipollente (nel caso in cui non sia il proprietario ad avanzare l’istanza);
  9. copia autenticata di eventuali convenzioni tra confinanti;
  10. parere favorevole dell’Ufficio d’Igiene (escluso per gli impianti tecnologici che non prevedono scarichi inquinanti e per utilizzazioni che non prevedono la permanenza di persone);
  11. perizia giurata per il calcolo dei contributi concessori (redatta ai sensi delle Delibere di C.C. n. 2961 e n. 2966 del 30-5-78 e successive modifiche e integrazioni);
  12. documentazione, in base alle Leggi n. 13/89, n. 104/92 e successive modifiche e integrazioni, relative al superamento delle barriere architettoniche;
  13. documentazione secondo le disposizioni della legge n. 46/90 e successive modifiche ed integrazioni;
  14. modelli ISTAT e Comunali per la rilevazione statistica dell’attività edilizia;
  15. permessi ed autorizzazioni per gli edifici ed opere soggetti a leggi speciali e regolamenti statali, regionali, provinciali e comunali;
  16. NN.OO. degli Enti preposti alla tutela dei vincoli indicato nel C.E.U.;

  17. documentazione attestante le modalità di smaltimento dei rifiuti provenienti dallo scavo e/o dalle demolizioni.