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Scheda autorizzazione edilizia
 Parti e argomenti della scheda: 
 Quali opere riguarda 
 Dove andare 
 Cosa presentare 
 Norme di riferimento
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Autorizzazione Edilizia (ora la normativa è regolata dal DPR 380/2001)

Quali opere edilizie riguarda

E' necessario richiedere l'Autorizzazione Edilizia per: 
  • manutenzione straordinaria nelle zone A del Piano Regolatore o su immobili vincolati in base alle Leggi n. 1089 e 1497 del 1939;
  • manutenzione ordinaria, solo per il caso di installazione d'impianti solari e di pompe di calore destinati unicamente alla produzione di aria ed acqua calda in edifici esistenti ricadenti nelle zone A del Piano Regolatore generale;
  • manutenzione ordinaria negli stabili vincolati in base alle Leggi n. 1089 e 1497 del 1939;
  • opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico o siano eseguite in aree esterne al centro edificato;
  • occupazione di suolo mediante deposito di materiale od esposizione di merci a cielo aperto, esclusa ogni attività commerciale;
  • demolizioini, rinterri e scavi, che non riguardino la coltivazione di cave e torbiere;
  • cambi di destinazione d'uso, con o senza opere, nell'ambito della stessa categoria.
 

Dove andare

La domanda di autorizzazione edilizia si presenta alla circoscrizione (all'Ufficio Tecnico nei piccoli Comuni). 

E' invece necessario presentare la domanda presso l' Ufficio Concessioni Edilizie - Viale della Civiltà del Lavoro 10- (solo per Roma) per: 

  • interventi ricadenti in zone A, B/1, G/1 del Piano Regolatore;
  • interventi su immobili vincolati in base alle Leggi n.1497 e 1089 del 1939;
  • interventi su edifici che riguardino la realizzazione di nuovi impianti in base alla

  • Legge n. 308 del 1982.

Cosa presentare

Per richiedere l'autorizzazione edilizia occorre presentare: 
  • Domanda in carta bollata, sottoscritta dal proprietario o da chi ne ha titolo, dal progettista e dal direttore dei lavori, nella quale devono essere chiaramente indicati:

  • - il domicilio del richiedente; 
    - il Codice Fiscale sia del richiedente che del progettista e del direttore dei lavori. Questi ultimi dovranno anche indicare il numero di iscrizione all'Albo professionale di appartenenza e il domicilio; 
    - elenco descrittivo dei lavori da eseguire; 
    - elenco degli elaborati o documenti allegati, che dovranno corrispondere a quelli appresso indicati. Nel caso in cui il progettista e il direttore dei lavori ritengano che, nel caso specifico, uno o più degli allegati prescritti non sia necessario (dato il tipo di lavori da eseguire o le caratteristiche dell'edificio interessato) dovrà essere fatta apposita e motivata dichiarazione in calce alla domanda stessa. 
  • Atto di proprietà.
  • Foglio di stralcio catastale con l'indicazione del numero del foglio e della particella.
  • Stralcio di eventuale piano attuativo esistente.
  • Progetto in quattro copie cianografiche, in scala opportuna, sottoscritto dal proprietario o da chi ne ha titolo, dal progettista e dal direttore dei lavori i quali apporranno, oltre alla firma, anche il timbro dell'Albo professionale di appartenenza.

  • Sul progetto dovranno essere riportati: 
    a) planimetria ubicativa in scala si cui dovrà essere chiaramente indicato l'immobile sul 
    quale si effettuerà l'intervento; 
    b) rilievo quotato dell'edificio o della parte di esso oggetto dell'intervento, in scala non inferiore al rapporto di 1:100 (ante operam); 
    c) indicazione di tutti gli interventi richiesti, evidenziando le demolizioni dalle ricostruzioni o costruzioni. Le parti dell'immobile sulle quali si intende intervenire dovranno essere rappresentatecon apposita grafia sia in pianta che in sezione e prospetto se interessati; apposita legenda illustrerà le indicazioni grafiche (interventi); 
    d) rappresentazione grafica del progetto che illustri lo stato finale dell'opera, a demolizioni e ricostruzioni avvenute, nella quale siano descritte, ambiente per ambiente, le destinazioni d'uso previste (post operam). 
    e) indicazione, ambiente per ambiente, delle destinazioni d'uso esistenti, allegando in singola copia le certificazioni atte a dimostrare la regolarità urbanistico/edilizia dell'edificio e della destinazione d'uso (certificato di abitabilità o licenza edilizia, ecc.); 
    f) perizia giurata di legittimità delle preesistenze, riferimenti a licenze, concessioni, eventuale abitabilità (eventuale licenza). 
  • Fotografia a colori dell'edificio, o della parte di esso, oggetto dell'intervento, di formato non inferiore a cm. 10 x 15.
  • Relazione tecnica dettagliata nella quale devono essere indicate le modalità ed i materiali con cui si intende intervenire.
  • Relazione storica sull'edificio qualora ricada in zona "A" del Piano Regolatore.
  • Documentazione relativa al contenimento del consumo energetico per usi termici, qualora gli interventi assumano la consistenza di quelli indicati nell'art. 1 del D.P.R. n. 1052 del 28/6/1977.
  • Parere preventivo espresso dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Lazio per gli interventi su aree soggette a vincolo, ai sensi delle Leggi n. 1089 e 1497 del 1939, e/o paesaggistico e parere preventivo della Sovrintendenza Archeologica di Roma qualora sia interessato il sottosuolo (fondazioni, sterri, intercapedini, reti fognanti, ecc.) e/o parere preventivo della Regione Lazio (nelle altre regioni occorre il parere della locale Sovrintendenza se esiste il vincolo).
  • Nulla osta del Piano Regolatore per interventi in zone vincolate dal Piano Regolatore ad aree pubbliche.
  • Nulla osta scritto in copia originale dal condominio dello stabile o dal proprietario dell'immobile (qualora l'intervento interessi parti comuni).
  • Campionature dei colori ante e post operam (in formato minimo di cm. 5 x 5) per le tinteggiature esterne degli edifici.

Norme di riferimento

Leggi n. 1089 e 1497 dell' 1.6.1939 
Legge n. 457 del 5.8.1978 
Legge n. 94 del 25.3.1982 
Legge 662 del 1996