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Scrivere: sé stesso, una regola da stabilire

Sé stesso
Quasi tutti dicono che il va accentato solo per distinguerlo dal se ipotetico, quello che va posto prima del congiuntivo. E poi si rimangiano la parola quando il precede stesso, stessa, stessi, stesse. Perché il tutto si deduce, sul vero significato, dal contesto.
Bene. Che il linguaggio scritto fosse ridicolo già lo sapevo da quando ero bambino, (questo aspetto è spiegato in un'altra pagina), ma che si potesse arrivare a tal punto di ridicolaggine o equivocità proprio non lo capisco. Come se una legge variasse secondo il contesto di chi commette, per esempio, un reato o un'infrazione al codice della strada. Il che può anche essere, ma solo per le attenuanti non per cancellare l'infrazione o il reato stesso.
Dunque lasciamo stare il contesto che nessuno è obbligato a capire ciò che non è detto chiaramente. E ci sono anche altre critiche al riguardo.
Chiedo a queste persone che cosa significa: Se stesse? Scritto come dicono loro.
Nessuno saprebbe rispondere. Perché stesse non si sa se è verbo oppure aggettivo dimostrativo. Perciò c'è equivocità. Non se avessi scritto sé stesse il cui significato è alquanto chiaro.
Uguale storia vale per la forma se stessi che non si capisce che cosa possa valere. Né si possono leggere altri righi oppure un intero periodo per controllare il significato che l'autore dello scritto voglia intendere.
Controbattono i puri linguisti (?!) che al plurale bisogna accentarlo, per il fatto suddetto, ma non al singolare, come nel caso di se stesso o se medesimo. In modo tale che, se esiste un refuso tipografico, (il singolare al posto del plurale), il testo diventa illeggibile. Lo stesso correttore di bozze dovrebbe telefonare all'autore e chiedere spiegazioni. Ma tutto questo non è piuttosto ridicolo? 
Quale è la soluzione del caso? Molto semplice.
Il pronome va sempre accentato, non solo in alcune situazioni del discorso, e il se congiunzione mai. E nessuno ci potrà dire nulla, in nome della chiarezza. Le regole, se così si possono chiamare, vanno modificate qualora siano assurde e stupide.
Il fatto è che anche Word ti corregge automaticamente, oppure ti sottolinea sé stesso, qualora lo si scriva in un testo. A dire che le abitudini senza pensare sono dure a morire e anche chi ha programmato il software, in italiano, ha seguito il fiume della massa. Giacché tutti, quasi, sono dello stesso parere.
Eppure il vero scrittore, un artista, e come tale avanguardia di idee e sensibilità, deve provvedere.
E riporto un esempio di come leggere e capire questa frase: maledissero se stesse pregando.
Non sappiamo chi sia il complemento oggetto, né se stesse sia verbo o meno. Per cui il significato potrebbe essere ugualmente corretto in una delle due seguenti interpretazioni:
1) esse maledissero sé medesime mentre pregavano;
2) lo maledissero qualora stesse pregando.
Molto più chiara è la frase: maledissero sé stesse pregando. Con riferimento al significato di cui al n.1 precedente.
Altrettanto esplicita sarebbe l'altra espressione: maledissero se stesse pregando. Con riferimento al n.2 precedente.
Molto più complicato è il discorso se si sta soltanto parlando e non possiamo simulare, con la voce, l'accento! Allora sì che il linguaggio si appalesa equivoco e ridicolo.
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