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Editing: la fase strutturale

L'editing strutturale
Non si offendano coloro che lavorano nel campo dell'editing e sono, magari, proprio degli editor, ma questa parola è fuori luogo e inappropriata. Certo che ognuno difende la sua opera e cerca di trovare chissà che termini per far apparire importante ciò che fa. Ma qui le cose sono due: o l'autore ha i diritti, come è stabilito anche dalla legge, oppure non si sa, alla fine, di chi siano effettivamente e se c'entra, in qualche modo, l'editor che ha proceduto a modifiche strutturali!
Composizione, ordine e modo di essere di un organismo, di un'opera, dice il vocabolario Zingarelli a proposito di struttura. E qui dovremmo ancora indagare che cosa sia un organismo. Basti pensare a quello umano per avere un'idea alquanto precisa.
L'editing strutturale si occupa di eliminare intere frasi o periodi, di ricomporli, come suggerimento, in altra maniera, di intervenire in modo più incisivo che non soltanto modificando nomi e aggettivi. E questo è sufficiente per dire che si siano operati cambiamenti nella struttura? Se fosse davvero un lavoro che interessi la struttura, allora avremmo un altro testo, un altro libro e un altro autore.
A meno che l'editor non intenda procedere tagliando e correggendo tanto da far apparire l'opera diversa allo stesso autore originario. E chi lo stabilisce tutto ciò? Chi potrebbe essere se non lo scrittore?
Invece di questa definizione di editing si dovrebbe usare l'altra, editing stilistico, che qui ci sta davvero bene. E che si lasci la struttura a chi ne ha competenza, in tutti i sensi. E mi riferisco soprattutto alla parte portante di un edificio. Che ne sarebbe della costruzione se arrivasse un tizio e, qualora fosse possibile, vorrebbe spostare pilastri e travi?
Tutto nella struttura è collegato, un organismo vive di ogni suo elemento. Quella che è, e come deve rimanere. Gli interventi o i suggerimenti che riguardano parti del periodo, se sono tanto profondi, non sono logici. Basta rifletterci. A meno che il libro sia soltanto il prodotto commerciale di una determinata attività. Ma non opera d'arte.
L'orologiaio di Everton di Georges Simenon, contiene almeno due errori madornali. Strafalcioni direbbe qualcuno e condividiamo la definizione. La prima è che due macchine diverse hanno lo stesso numero di targa. Non siamo riusciti a capire il perché. La seconda che una signora conosca il nome di chi non ancora può conoscere, perché non ancora nato.
L'artista può anche sbagliare, lo stesso Michelangelo che scolpì un ginocchio del Mosé più piccolo dell'altro e cercò di rimediare con il drappeggio, ma allora che gli si lasci il più possibile il suo stile. Sì ai consigli, no agli interventi a sproposito per non fare, di ogni libro, una copia del precedente.
Per avere un esempio di romanzo, che ti possa aiutare nella stesura del tuo, vai a questa pagina. Se, invece, già hai un manoscritto e ti occorre un'operazione di correzione o di editing, visita la pagina con  il nostro servizio.

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