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Editing: l'uso del maiuscolo

Iniziali maiuscole
Si deve fare un uso molto limitato delle iniziali maiuscole perché disturbano il lettore. Oltre ai nomi propri e i termini come Chiesa e Stato, quando hanno significato di istituzioni, per distinguerli dai significati diversi del minuscolo, devono avere l’iniziale maiuscola:
  1. gli appellativi storici che formano ormai parte integrante del nome del personaggio. A esempio: Carlo Magno, Filippo il Bello, Lorenzo il Magnifico. Per le iniziali di nomi propri, se doppie, si deve eliminare lo spazio tra l’una e l’altra, qualora siano puntate: per esempio J.F. Kennedy;
  2. il termine Santo, Santa quando fa parte del nome di una chiesa, di un'abbazia, di una località o di un’istituzione. A esempio: la messa solenne in San Pietro in Vaticano. Non si usa il maiuscolo per il nome del santo: a esempio: san Francesco, il poverello di Assisi;
  3. i termini geografici come Nord, Sud, Oriente, ecc. quando indicano una regione o un gruppo di nazioni. Per esempio: il Medio Oriente, l’Occidente;
  4. i nomi geografici. In quelli composti, il nome comune dovrà avere l’iniziale minuscola e il nome proprio la maiuscola. Esempio: il mar Nero, il monte Rosa;
  5. i vocaboli che designano una particolare epoca o un movimento artistico, spirituale, politico, religioso, come il Paleolitico; il Medioevo; il Novecento; il Rinascimento;
  6. le denominazioni di enti, istituti, organizzazioni, società, ma mettendo in maiuscolo soltanto la prima parola. Per esempio: la Compagnia del telefono, la Comunità economica europea;
  7. le date che esprimono solennità civili. Esempio: la festa del Primo Maggio, le Cinque giornate di Milano;
  8. Madame, Monsieur, Lord, Lady, Sir e le abbreviazioni M.me, Mons., M.lle, Mr., Mrs. vanno in maiuscolo, oltre che in corsivo come parole straniere;
  9. i sostantivi tedeschi, in particolare, vanno sempre con l’iniziale maiuscola, tranne quelli entrati nell’uso comune della lingua italiana.  Come, per esempio: lager, kitsch, blitz, leitmotiv.
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