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Scrivere e pubblicare un libro: proposta di legge
No all'editoria a pagamento

Abbiamo presentato una proposta di legge che vieti l'editoria a pagamento. Questi sono i punti salienti:
Titolo della legge: No all'editoria a pagamento.
Tema: Divieto per gli editori di chiedere contributi all'autore del manoscritto da trasformare in libro.
Obiettivo: Evitare che molti autori, non soltanto scrittori, soprattuto se esordienti, siano costretti a pagare un editore per veder pubblicata una nuova opera. Il contributo non può essere richiesto sotto nessuna forma, né direttanmente, né come acquisto di copie del libro da stampare, né in altro modo.
Descrizione: La proposta tende a sottrarre l'ignaro autore dallo sciagurato sistema della contribuzione economica alla pubblicazione di una nuova opera, sia essa libro o altro. Le case editrici possono operare solamente investendo fondi propri nella ricerca e nella pubblicazione di inediti di qualsiasi genere, in modo che finisca una volta per tutte la presa in giro da parte di tanti editori a danno degli autori. Questi, nella situazione attuale, dopo aver versato soldi nell'aspettativa di vedere un libro, o un'opera similare, in vendita nelle librerie o in altri tipi di negozi tradizionali, poi si accorgono, quando è tardi, che hanno subito un inganno senza risultato. La stampa a paganmenro dei libri resterebbe solamente possibile per le tipografie che non hanno attività di casa editrice. I siti online dovranno seguire la medesima normativa. L'autore potrà acquistare le proprie opere ma senza che ciò sia previsto, con obbligo, nel contratto editoriale. I contratti editoriali che prevedono diversamente sono nulli.      
Ambito: Attività produttive.
Stato della legislazione: Attualmente esiste la legge sul diritto d'autore (legge 22 aprile 1941 n.633) che, però, non tratta di questo tema.
Comparazione: Non mi risulta che esistano normative, come questa proposta vuole introdurre, in altri paesi.
Esperienza: Sono laureato, svolgo consulenze di editing, ascolto numerosi amici scrittori che hanno avuto pessime disavventure quando si sono affidati a editori che, in un modo o nell'altro, hanno chiesto soldi per la pubblicazione di un'opera. Ho appurato come gli autori, soprattutto se esordienti, sono facilmente influenzabili mentre, d'altro canto, non hanno la sufficiente esperienza per capire come funziona la stampa, la distribuzione e la vendita di un libro. Spesso sono disposti inconsciamente a sborsare anche migliaia di euro, a vantaggio di case editrici senza scrupoli, per raggiungere un obiettivo prefisso: la pubblicazione di una nuova opera propria.
Data: 1 marzo 2017

Chi è iscritto al blog di Grillo, può andare sul sito del movimento e discutere tale proposta perché sia meglio strutturata e quindi presentata al parlamento italiano. Si rammenta che il Movimento 5stelle elabora le proposte degli iscritti, le discute sul web, le mette a voto sul sito suddetto e poi le traduce in un progetto di legge. Per votarla, quando sono aperte le votazioni (ma gli iscritti sono avvisati via email), bisogna recarsi a questa pagina e scegliere la proposta in questione (firmatario Raffaele Castelli). Chi non è iscritto al movimento può iscriversi seguendo la procedura indicata nel sito di Grillo (occorre inviare una copia su file della carta d'identità, non si paga nulla e nemmeno si è costretti a votare 5stelle).
Grazie per la collaborazione.
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