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Esempio di consulenza gratuita
Per consulenza gratuita deve intendersi quella resa solo con il rimborso spese di 10 euro (da versarsi mediante bonifico bancario o vaglia postale). Siamo costretti a chiedere questo modesto contributo per venire incontro alle innumerevoli richieste alle quali non potevamo più rispondere completamente gratis e in tempi ragionevoli.  
La consulenza gratuita deve riguardare un problema al quale si può rispondere con un parere immediato e reso via email, senza dover studiare il caso particolare. Vengono date risposte riferite ai principi generali sia tecnici che giuridici. Qualora si voglia far esaminare in maniera più approfondita la propria questione è necessario richiedere una consulenza a pagamento. 
Si ripostano degli esempi di consulenza gratuita: 
Richiesta:                          Risposta:
1) Desidero sapere se, dopo averlo abbandonato per circa 24 anni, posso ancora usare un edificio di mia proprietà passando attraverso un cortile di un diverso proprietario. 1) La servitù si estingue dopo un periodo di non uso di vent'anni, per cui se originariamente esisteva il diritto al passaggio nel cortile del suo vicino adesso non vi è più. 
2) Come si devono ripartire le spese per la costruzione del muro di cinta? Premetto che il mio giardino è in posizione più alta. 2) Il muro di cinta va pagato dai confinanti in parti uguali. In caso di fondi posti a livelli diversi sul proprietario del fondo più alto graverà la spesa del muro fino al livello del suo suolo.
3) Si interrompono i termini per far maturare l'usucapione con una raccomandata con ricevuta di ritorno? 3) Non è sufficiente, occorre l'intervento del giudice: una causa e quindi una sentenza.
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Esempio di consulenza a pagamento
La consulenza a pagamento può riguardare sia un approfondimento del problema sollevato con una richiesta di parere gratuito, sia una soluzione tecnica di una questione particolare. In ogni modo verrà risposto considerando il singolo caso e fornendo i riferimenti di legge o i risultati della moderna tecnologia al riguardo. Gli approfondimenti vengono inviati dietro il pagamento di una somma forfettaria di 50 euro (da versarsi preferibilmente tramite bonifico bancario), mentre le consulenze più impegnative (progetti, calcoli, verifiche, elaborazioni mediante software, ecc.) sono da valutarsi caso per caso. 
Si riportano degli esempi di consulenze a pagamento fisso (50 euro): 
Richiesta:
Risposta:
 
1a) Vorrei un parere gratuito su come comportarmi per riavere, se possibile, il passaggio in un cortile di altri proprietari per raggiungere un mio edificio abbandonato da oltre vent'anni.   
1b) Chiedo un approfondimento della questione a pagamento. Allego le uniche ricevute che ho e che riguardano l'edificio.
2a) Si tratterebbe di una servitù ormai persa perchè estinta. Ai sensi dell'art.1073, primo comma, del Codice Civile infatti "la servitù si estingue per prescrizione quando non se ne usa per venti anni". Se vuole un approfondimento a pagamento della questione mi occorrono altri dati...  
2b) In effetti ricorrono gli estremi dell'articolo 1073 del Codice Civile quando l'abbandono sia stato totale. Nel suo caso il contatore attivo fino a sette anni fa, come ho potuto verificare dalle bollette di pagamento che mi ha inviato, significa che comunque vi è stata una servitù esercitata in modo da trarne un'utilità minore ai sensi dell'art.1075. Difatti anche se lei non ha usato il passaggio attraverso il cortile, lo avrà certamente usato chi doveva leggere i consumi di energia elettrica del suo fabbricato almeno una volta l'anno al momento del conguaglio. In questo caso la servitù si conserva per intero. Dunque lei ha ancora il diritto di passare nel cortile del vicino. 
Non faccia nulla. Vada nel suo edificio quando crede (non devono trascorrere altri vent'anni dal distacco del contatore) e se il vicino borbotta faccia orecchie da mercante o risponda che la servitù non si è estinta. Lui, se vuole, deve farle causa: non tema, si potrà difendere con i dati di fatto. 
Ai sensi dell'art.843 non dimentichi, eventualmente anche per la possibile causa (lo ricordi al suo difensore), che lei ha il diritto al passaggio per effettuare i lavori nella sua proprietà.
2) Come devo ripartire le spese per la costruzione del muro di cinta? Premetto che il mio giardino è in posizione più alta. Potrei avere un computo estimativo anche di massima? Allego uno schizzo con la situazione attuale e le misure. 2) Le spese vanno a carico dei confinanti in ragione del 50% per la parte che fuoriesce dal terreno posto più in alto e completamente a carico del proprietario di quest'ultimo per la fondazione e fino all'altezza del suo fondo ai sensi degli articoli 886 e 887 del Codice Civile. 
Allego il disegno del muro e le varie soluzioni da adottare. Vogliate tener conto che le somme finali con la ripartizione delle spese, variano non solo per i materiali, le misure e per la qualità delle finiture, ma anche per il disagio o meno che si affronterebbe nelle singole lavorazioni, soprattutto se non è possibile effettuare lo scavo con mezzi meccanici ed è necessario farlo a mano. 
Nel caso vogliate un progetto esecutivo e regolarmente firmato da un tecnico abilitato inviate una email con il relativo incarico professionale e potrete avere un preventivo anche per l'onorario.
3) Si interrompono i termini per far maturare l'usucapione con una raccomandata con ricevuta di ritorno? Un vicino occupa un mio modesto fabbricato da circa 12 anni. Gli ho notificato che me lo deve restituire con una raccomandata e lui, a parole, mi ha detto che è sua intenzione di ridarmelo al più presto, ma vedo che passa il tempo e non succede nulla. Come posso agire senza spendere troppo? 3) E' certo che una raccomandata non sia sufficiente ad interrompere il periodo di tempo necessario ad usucapire. Come si è più volte espressa la giurisprudenza occorre una sentenza del giudice. Pertanto la sua iniziativa è priva di effetto ed altrettanto insignificante è la risposta verbale del suo vicino. 
Consiglio, prima di intraprendere l'azione legale che inevitabilmente costerà soldi e soprattutto perdita di tempo ad entrambi i contendenti, di inviare al suo vicino una lettera così come l'abbiamo impostata noi (e che le alleghiamo in un file) che deve solo stampare per spedirla dopo averla firmata. Se il suo vicino non le darà le risposte che si chiedono con la lettera, lei inizierà la causa che però, trattandosi di un'azione civile, potrebbe durare anche diversi anni.
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