Come fare
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Come fare un divisorio
(pagina 1 - procedura)
Parti e argomenti della scheda:
 I divisori 
 Come procedere 
 Materiali 
 Costi e conclusioni
La distribuzione interna degli ambienti, in un edificio, è lo studio degli spazi e delle loro funzioni. Potrebbe sembrare l'ultimo dei problemi per un progettista, ma esso riveste importanza primaria perchè determina come far vivere e comportare gli utenti dell'opera. Talora si rende necessario demolire e ricostruire qualche tramezzo per nuove funzioni dell'immobile o per sopperire ad errori in fase di progettazione. In queste pagine si forniscono alcuni suggerimenti tecnici su come costruire un divisorio, con quali tecniche, quali materiali, quali dimensioni.
Tutte le nostre indicazioni possono essere lette da chiunque, senza alcuna particolare preparazione come è nella filosofia di questo nostro sito, ma bisogna avvertire il lettore che le troverà maggiormente interessanti se egli possiede una cultura di base sull'edilizia e sulla progettazione architettonica.  Gli studenti, i neolaureati o neodiplomati, gli appassionati del ramo, coloro che lavorano a vario titolo nell'industria delle costruzioni o nella vendita dei materiali edili, gli amministratori locali e coloro che si accingono a risolvere un problema che implica un progetto avranno certamente un valido aiuto da questa e da altre centinaia di pagine similari di questo sito.
Un consiglio: 
Studiare bene le dimensioni per non avere spazi inferiori a cm.80 di larghezza ed evitare di usare materiali che, di fronte a una maggiore rapidità di montaggio, poi lascino problemi irrisolti o provichino spiacevoli inconvenienti.

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I divisori
La suddivisione interna degli ambienti di un edificio generalmente avviene in senso verticale, con scale, rampe, ascensori, e in senso orizzontale con i divisori e le tramezzature 
Qui ci occuperemo di questi elementi dell'architettura dal punto di vista costruttivo, senza troppo immetterci nello studio degli spazi e delle loro funzioni (tali argomenti sono trattati nella sezione parliamo di... di questo sito). 
I divisori possono essere costruiti ex novo, quando nasce un fabbricato che debba ospitare una pluralità di funzioni distinte, anche se connesse tra loro (ad esempio in un'abitazione servizi igienici, cucina, camere da letto, ecc.), oppure a seguito di una ristrutturazione quando viene modificato l'uso dell'edificio. In ogni caso bisogna tener presente alcuni importanti fattori come gli spessori, i pesi, i materiali, la rigidezza e la consistenza. 

 
Come procedere
La prima cosa da fare è l'individuazione degli spazi da suddividere. Nel caso della fase di progettazione sarà sufficiente inizialmente anche tracciare delle semplici linee sulla planimetria oppure sullo stesso solaio o sul pavimento. Quindi va studiato lo spessore che si può utilizzare senza creare inconvenienti da nessuno dei due lati della parete da realizzare. In genere saranno sufficienti 10 centimetri di spessore, ma ciò è determinato anche dal tipo di materiale che si vuol usare il che dipende, a sua volta, dal tempo a disposizione per procedere con la costruzione del divisorio e dai costi che si vuol sostenere. Alcune metologie ed alcune tipologie di materiali sono più rapide nella posa in opera di altre, viceversa in alcuni casi vi sono costi superiori o anche difficoltà di approvvigionamento dei materiali, o altre porblematiche. 
Infine, per poter iniziare la fase realizzativa, è necessario approntare il materiale occorrente: non solo mattoni e simili, ma anche i leganti, i fissaggi, gli elementi particolari. 
Se il lavoro viene eseguito da chi è specializzato nel tipo di operazione non dovrebbero esservi problemi, in caso contrario è bene informarsi, anche nelle altre pagine di questo sito, su come procedere per evitare errori tecnici.

 
Materiali
I materiali a disposizione per realizzare un tramezzo sono moltissimi. In commercio ne esistono di svariati tipi, anche di quelli per i quali non è necessario sporcarsi le mani con colle, malte e simili. 
Il legno è usato nelle case con struttura lignea, difficilmente è adoperato altrove e nemmeno sarebbe ben associato a materiali molto diversi. Può essere usato, formando una struttura di listelli verticali, inchiodando delle tavole orizzontalmente. I vantaggi sono che basta usare una troncatrice elettrica, un martello e dei chiodi, oltre al legno stesso, si monta subito e facilmente ed è un ottimo isolante termoacustico. Gli svantaggi di un tipo del genere di divisorio sono che è infiammabile, deve essere ben lavorato per le finiture, si adatta a soluzioni in ambienti particolari. 
I mattoni forati di argilla sono i più utilizzati (le tavelle) e trovano un largo impiego perchè possono essere poste in opera senza particolari problemi per ogni tipo di forma. Si rompono anche con la cazzuola, o con semplici utensili elettrici, per dare loro le dimensioni necessarie, specie negli incastri. In opera vanno messi con la malta di cemento, in pratica si tratta di materiali cosiddetti "poveri". I vantaggi sono che non abbisognano di operai troppo specializzati, possono essere trasportati facilmente dovunque, sono in commercio facilmente reperibili e dal costo basso, forniscono una buona rigidezza alla parete, si prestano facilmente ad ospitare tubazioni di impianti al loro interno, danno un buon isolamento termoacustico. Gli svantaggi sono che hanno un peso non indifferente specialmente se poggiano su strutture inadeguate e in zona sismica e devono essere assemblati usando malta (cemento, sabbia e acqua) che necessita di essere impastata (con tutte le problematiche di spazio, pulizia, umidità, ecc.). 
I mattoni in cemento cellulare costituiscono una tipologia che deve essere scartata alla luce delle cattive esperienze finora fatte, in più casi, dal sottoscritto. Si tratta di materiale molto leggero in quanto il cemento viene fatto maturare in appositi recipienti con determinati additivi chimici che sviluppano gas. Il risultato è di mattoni con un'ottima capacità di isolamento termico e acustico, ma con una scarsissima qualità costruttiva: i tramezzi così fatti si lesionano continuamente lungo i borsi, negli spigoli, dovunque abbiano delle tensioni interne fornite inconsapevolmente dalla posa in opera degli elementi con apposita colla. Il costo, seppure inizialmente è molto maggiore degli altri metodi (costo dei mattoni e della colla), viene alla fine scemato dalla possibilità di evitare l'intonaco sulle due facce e di porre in opera solo la finitura. Ma nessuno vorrebbe, aldilà del costo, un divisorio che appaia lesionato e fratturato in più punti.

Il cartongesso è la soluzione che spesso si usa quando bisogna fare presto o quando si modificano spesso nel tempo gli spazi divisi da tali pareti. Pertanto sono consigliati solo per queste evenienze (negozi, bar, uffici, ecc.). Il costo del materiale non è esagerato, ma le ditte che sono chiamate a realizzare tali tramezzi chiedono prezzi quasi sempre esagerati rispetto anche alla soluzione finale che si ottiene. In fin dei conti si tratta sempre di pareti in pannelli di modesto spessore (una struttura metallica su cui vengono avvitati tali pannelli sui due lati) e che hanno una consistenza minima: anche un calcio li sfonderebbe. 
 
Costi e conclusioni
La conclusione per la realizzazione di divisori di ambienti è che non è bene affidarsi solo alle proprie idee, se non si è tecnici del ramo, o alla propria capacità di costruire pareti di questo tipo. Spesso si incorre in errori quando si scelgono materiali poco conosciuti o quando si crede di poter risparmiare tempo e denaro. 
Il consiglio è di usare, se non ci sono problemi che ne impediscano la posa in opera, i mattoni di argilla forati e con almeno due file di fori in modo da potervi alloggiare facilmente gli impianti sottotraccia (cavi elettrici, tubi dell'acqua, fili del telefono, ecc.). Sopra le porte, se non hanno un sopraluce, possono essere comodamente posti dei tavelloni. Gli infissi possono essere facilmente bloccati con appositi ganci usando della malta cementizia senza pericolo di vedere lesioni anche capillari sulle pareti finite.

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