Studio tecnico online
sezione di
www.softwareparadiso.it
software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa
 
se stesse
Tra la lingua parlata e scritta ci sono delle differenze che cambiano del tutto il significato delle frasi: un caso in questa pagina.
 

Analisi di un'espressione 
"Maledirono se stesse mangiando." Può sembrare, a prima vista, una frase innocua, che si capisce subito nel suo significato. Ma analizziamola da vicino. Chi è il soggetto, almeno del secondo verbo? Chi il complemento oggetto? Come riconoscerli?
Esiste un metodo abbastanza chiaro per diversificare i due differenti modi d'intendere la stessa espressione. E questo vale per lo scritto che per il parlato siamo punto e daccapo. Il primo caso sarebbe di mettere un accento su . La frase diverrebbe Maledirono sé stesse mangiando. Ossia certe persone si maledirono mentre erano a pranzo o a cena, o con un panino in mano, non importa.
Senza l'accento potrebbe significare, la stessa espressione: Essi maledirono (quello) se (egli) stesse (ancora) mangiando. Ossia si arrabbiarono che si stava facendo tardi e lo maledirono perché perdesse tempo a mangiare mentre era urgente andare da qualche parte, per esempio. Con stesse che diventa verbo, congiuntivo presente e terza persona singolare.
Tutto questo per dire che una certa regola d'italiano vorrebbe che il se, quando è seguito da stesso, non richieda l'accento. E invece si causerebbero dei bel problemi di comunicazione. Altri aggiungono, a modifica e a significare eccezione alla regola, che al plurale il se vuole sempre l'accento proprio per individuare l'eventuale verbo che si confonderebbe con stessi e stesse, aggettivi dimostrativi, appunto.
Che stranezze! 
Ci si chiede perché mai non si usi sempre l'accento quando se  vale come pronome personale, ossia quando è seguito da stesso come aggettivo dimostrativo. In modo da lasciare la congiunzione se sempre senza accento. Anche lo Zingarelli si esprime come abbiamo detto per evitare confusioni, però aggiunge che si tratta di un consiglio.
Come? Non vale come regola? Chissà quando ci sarà la promozione nella lingua italiana. Anche perché, nelle espressioni parlate, è tutta un'altra storia e l'accento non si sente con la fonetica. E invece di eliminae dubbi, li aumentiamo.
Eppure si provi a leggere un libro, un giornale, qualunque cosa. Persiste l'abitudine di non porre alcun accento su se seguito dall'aggettivo dimostrativo.
Uno scrittore deve dare certezze e non aggiungere ridicolaggini al linguaggio che già di per ne ha troppe.

torna all'elenco paradossi

Google
 
Web www.softwareparadiso.it