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Riuso: riutilizzo di vecchie tavole di legno
Dalla demolizione di vecchi tetti e solai si ricavano spesso tavole d legno, soprattutto se le costruzioni siano di epoche passate. Tali materiali, però, non sempre sono rovinati dal tempo e ciò che viene sostituito può essere ancora utile altrove, anche se con funzioni diverse. Tuttavia occorre prima provvedere ad alcune operazioni che ne rendano possibile il riuso. In questa pagina si forniscono gli opportuni consigli al riguardo.

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Il problema
Dalla rimozione delle strutture di legno di tetti e solai si siano ricavate vecchie tavole di legno. Prima di segarle a pezzi e metterle al fuoco, che significherebbe distruggerle per sempre, è possibile pensare di riusarle in qualche nuova realizzazione? In che modo, allora, bisogna conservarle per averle a disposizione al momento della necessità?
Qui si danno tutti i suggerimenti che possano essere utili al caso.

Il riuso
Tutte le demolizioni dovrebbero essere eseguite secondo un ordine ben preciso che possa definirle, più propriamente, scomposizioni. Non soltanto si ricaverebbero, da esse, materiali ancora efficienti, ma si risparmierebbero eventuali danni ai vicini oltre che polvere, pericoli di crollo, lavori inutili per trasporti alla discarica e rischi per gli operai addetti alle operazioni.
Se dunque si scompone, per esempio un tetto o un solaio di un vecchio fabbricato, allora si possono prelevare quasi intatte le tavole della struttura. Molte di esse saranno rovinate dal tempo, marce e inservibili se non per il fuoco, ma altre possono essere di nuovo utilizzate per diverse e nuove opere. Basta poco per rivedere la superficie chiara del legno. Non è giusto segare a pezzi queste tavole o spaccarle per depositarle a terra ormai di dimensioni ridotte e di forma inutile. Sarà molto meglio accatastarle in un luogo da dove possano essere recuperate per dare loro una seconda vita. Vediamo come procedere con le operazioni in sequenza:
  • bisogna pulirle con una scopa e poi con una spazzola;
  • lavarle con acqua corrente, meglio se a pressione;
  • estrarre i chiodi dalla superficie con la tenaglia;
  • piallarle;
  • sagomarle, segandole nei bordi, per dare loro forma geometrica.
Le tavole, specialmente se sono di quercia o di castagno, se non di olmo, quest'ultimo molto elegante nelle sue fibre che somigliano a quelle dell'ulivo, tutti legni che acquistano nel tempo un colore caldo e un disegno piacevole, possono essere conservate direttamente nella maniera, per usi futuri. Vanno sistemate in verticale, appoggiate a una parete peer evitare umidità e muffe. Non importa se siano di dimensioni diverse per lunghezza e larghezza. Sarà compito successivo, durante l'utilizzo, segarle secondo come occorrano.
Esse, così lavorate, sono più facilmente trasportabili e meglio utilizzabili per costruire mobili di ogni genere. Come una panca da mettere nel giardino o sul terrazzo, un piano di un tavolo, una scrivania, un mobile, una libreria a muro, un ripiano del camino, i gradini di una scala e tanti altri arredi per la casa. Come pure si spiega in altre nostre pagine di questa stessa sezione.
 
Risparmio
La legna da ardere, è noto, costa molto meno di tavole e legni adatti per costruire mobili. Inoltre il prezzo sale quando si tratta di materiale che sia richiesto anche al restauro perché di vecchia data. Se non lo si vuole vendere per tali opere, è sempre possibile costruirci qualche oggetto che sarà sicuramente prezioso come arredamento della propria abitazione. E questo è un grande risparmio di risorse economiche, ma anche un evidente rispetto della natura, dell'ambiente e del lavoro umano di chi ci abbia preceduto su questa terra.
 
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