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Pitturazioni e pulizie: il rame
Un problema ricorrente per tutti coloro che amano gli oggetti di rame non trattati in superficie è quello di dover eliminare la patina scura che, con il tempo, rende il materiale molto meno brillante. In commercio ci sono vari tipi di prodotti, soprattutto di origine chimica, che fanno al caso. Ma è bene conoscere anche altri rimedi che si possono usare in casa.

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Il problema dell'ossidazione
L'ossidazione è un risultato che si ha quando un metallo è esposto all'aria e all'umidità. Avviene molto spesso per il rame che, proprio per tale fatto, si usa pure come protezione di coperture di case. Difatti l'ossido che si forma sulla supoerficie del materiale protegge la parte interna dall'usura del tempo e da altri inconvenienti.
Il rame, per l'ottima conduzione di calore, è usato per tegami e pentole in cucina, oppure per le tubazioni degli impianti di riscaldamento. Per la sua caratteristica di sfidare il tempo viene impiegato anche nei pluviali delle case dove, specialmente quando sono appena posti in opera, donano alla costruzione un pregio e una qualità particolare.
Tutto vero, specie se la superficie del rame deve essere a vista e mostrare la sua brillantezza sul colore oro rosso. Diversamente quando, con il passare del tempo, si scurisce divenendo di una tonalità marrone.
 
Come rimediare
Si possono usare prodiotti chimici, acquistabili in qualunque negozio per il faidate, oppure rimedi antichi. Nel primo caso esistono creme che, usate con un panno di lana e strofinando sulla superficie da brillantare, rendono il metallo di nuovo acceso e lucido. Nel secondo si può ricorrere all'aceto misto alla cenere, un tempo era così, oppure alla cosiddetta paglietta d'acciaio, del tipo molto fino, acquistabile nei negozi di bricolage.
Quest'ultima, in particolare, rimuove la patina scura semplicemente perché la corrode meccanicamente, ma di un infinitesima porzione, come avviene anche nel caso del legno da levigare. La paglietta d'acciaio, usabile su tutto ciò che necessita di pulizia superficiale, si vende a matasse, è delicata come un gomitolo di lana e si può strappare con le mani secondo quanta ne serve.
 
Come procedere
Ci si dota di un batuffolo di tale paglietta e si strofina dolcemente sulla parte da lucidare. Si vede immediatemente di nuovo il brillante del rame, come nuovo. Più si strofina e più viene fuori il bello del materiale.
La paglietta si intasa, a mano a mano che si procede con il lavoro, e bisogna allargarla per far combaciare la parte più nuova con la superficie del rame. Fino a che non funziona più. Allora si prende un altro batuffolo e si continua.
Non ci vuole molto, la procedura è semplice e occorre solo buona volontà e olio di gomito, come si suol dire.
 
Pulizia
Dopo si vedranno delle minuscole porzioni di fili di metallo, provenienti dalla paglietta, che sono raccolti a terra o sul tavolo da lavoro. Sono il risultato dello strofinamento con la superficie del rame. Mentre il brillante e il lucido sarà venuto alla luce.
Quale è il vantaggio di tale procedura?
Che si usa un modo di fare naturale, senza chimica e senza inquinamento di tale genere. Certo che bisogna detergere con una pezzuola umida tutta la superficie trattata e si consiglia, comunque, di usare tale metodo, come gli altri accennati, solo per parti che non vengono a contatto con gli alimenti. Quindi per la parte esterna delle pentole e per le tubazioni a vista.
 
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