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Elettrodomestici: come sigillare i fuochi della piastra della cucina a gas
I fuochi di una cucina a gas, con il calore, possono deteriorarsi e staccarsi dall'incastro di base. Si verificano, allora, piccole perdite di gas che, però, possono essere sigillate in qualche maniera. In questa pagina vediamo come procedere e che materiali usare per il fai da te.

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Il problema
I fuochi presenti sulla piastra di una cucina a gas si sono staccati dalla base. In genere ci sono delle viti che collegano il tubo di adduzione del gas con l'apparato per i fornelli di superficie dove si cuociono i cibi.  Esiste una piccola perdita di gas e la fiamma appare anche lateralmente, appena sotto il blocco che fornisce calore alle pentole. Si potrebbe acquistare una nuova piastra e sostituire la precedente, tuttavia accade spesso che questa sia di acciaio inossidabile, ancora efficiente a parte questo piccolo invonveniente e dispiace buttarla fra i rifiuti per spendere anche oltre 200 euro. A patto che non sia necessario chiamare un tecnico per procedere alla sostituzione dell'elettrodomestico. Allora si può ovviare spendendo poco?
La risposta è fornita nelle seguenti note con la spiegazione di come sigillare la perdita.

Che cosa usare?
Il materiale da usare è lo stucco per carrozzieri. Si vende nei negozi per il fai da te o in quelli specializzati per prodotti per le automobili. Un barattolo costa pochi euro e basta prendere il più piccolo di formato, difatti ne basta poco per usarlo nel modo che si dirà.
 
La procedura
Prima di tutto bisogna sgrassare la zona da sigillare, ossia sia la base di appoggio del fornello, sia il bruciatore stesso, in genere di alluminio. Si può adoperare un normale sgrassatore per superfici della cucina, non prima di aver provveduto a scrostare eventuali sporcizie. Alla fine è necessario usare anche la carta vetrata che sia inn grado di scalfire leggermente la superficie dove porre lo stucco da carrozziere, onde ottenere una presa migliore del materiale sulle parti metalliche.
Poi si seguano questi passi:
  1. lo stucco da carrozziere si presenta come una pasta di colore biancastro o crema, si vende unitamente a un tubetto di induritore, una pasta color rosso per accelerare l'indurimento dello stucco;
  2. si preleva la pasta dello stucco, anche un po' alla volta, con una piccola spatola di ferro;
  3. si aggiunge l'induritore in proporzioni di 1-3% dello stucco, se sarà maggiore, l'indurimento accelererà nel tempo;
  4. si deposita tale pasta amalgamata bene, usando anche una seconda spatola di ferro, sulla superficie da sigillare;
  5. si continua, magari usando le dita, a confezionare una base per l'incastro perfetto della base del fuoco staccatosi dalla piastra della cucina;
  6. si sigilla per bene anche la parte interna del tubo di addizione del gas che potrebbe non essere a tenuta verso la base del fuoco, ossia il foro che si presenta al centro del fornello privo del coperchio per la fiamma (quest'ultimo, dotato di una serie di fori sul perimetro esterno, è ovvio che non deve essere sigillato sull'appoggio di base del fornello);
  7. si lascia indurire per almeno un giorno prima di usare di nuovo il fornello così sigillato;
  8. si prova ad accendere e controllare se tutto sia perfetto.
A questo punto il lavoro è finito. E' ovvio che si consiglia di procedere con il sistema fai da te soltanto se si è certi di saper sigillare e, comunque, non senza aver capito come funziona la piastra della cucina (che non è difficile capire).
Le mani sporche di stucco si puliscono soprattutto a secco, strusciando le dita contro le zone dove è rimsato parte del materiale.
   
Il risparmio
Il risparmio appare certo se si valuta che occorre mezzora di lavoro per recuperare un fuoco della piastra della cucina invece che procedere a sostituirla con una nuova.
Lo stucco da carrozziere sarà sufficiente anche per altri interventi del genere, quando cioè, occorre sigillare o incollare parti metalliche fra loro. Esso si conserva bene nel tempo, anche a distanza di qualche anno, a patto che
il barattolo sia ben chiuso alla fine dei lavori. Lo stesso dicasi per il tubetto dell'induritore. In ogni caso lo stucco comincia a essiccarsi a partire dalla superficie superiore, per cui si può utilizzarlo, se ciò accedesse, avendo cura di prelevare la pasta nello spessore del materiale.

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