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Elettrodomestici: la macchina per il pane
Esiste un piccolo e versatile elettrodomestico che si chiama macchina per il pane, ma che, normalmente, è in grado anche di sfornare dolci oppure marmellate di ogni tipo. L'importante sono gli ingredienti e le singole fasi della preparazione automatica da rispettare.
In questa pagina si esamina il funzionamento, i costi, compresi quelli di gestione e il risparmio conseguente.

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Il problema
Si voglia preparare a casa il pane avendolo sempre a disposizione fresco. Il tutto senza doversi impegnare in faticose operazioni di impasto, con le dovute attese per la lievitazione in appositi luoghi caldi, con la cottura in forni per i quali, spesso, non si conoscono tempi precisi e temperature da impostare.
Allora ci si può affidare a un elettrodomestico che costi poco e faccia quasi tutto da sé? In commercio c'è una macchina del genere?
La risposta è sì: si chiama macchina per il pane, capace di dedicarsi automaticamente a tutte le fasi necessarie per donare una piccola pagnotta di pane caldo e croccante.
Vediamo come utilizzarla nel migliore dei modi.

Che cosa si tratta
La macchina per il pane è un piccolo elettrodomestico, delle dimensioni più o meno di un fornetto, dotata anche di un motore interno per consentire di impastare, oltre che di una resistenza che si accende per la cottura finale. Per tale ragione non è utilizzabile solamente per cuocere il pane, ma anche per preparare dolci e marmellate varie.
Per ciascuna procedura ci sono programmi già preparati dalla casa costruttrice, nel senso che si devono impostare all'inizio ed essi stessi si occuperanno della temperatura interna e delle fasi temporali per le singole operazioni. Un po' come avviene per la lavatrice o per la lavastoviglie.
In genere sono macchine dall'involucro di plastica resistente alle alte temperature e con un cestello interno di acciaio. Mediante un coperchio, anche in parte trasparente, si riesce a vedere che cosa succede e a che punto sia nel dato momento. Per il testo basta una presa di corrente e tutto funzionerà in maniera automatica.
 
Come funziona
La macchina per il pane ha, dunque, bisogno dell'energia elettrica. Per produrre il pane occorrono i soliti pochi ingredienti adatti allo scopo:
  • farina;
  • lievito;
  • sale;
  • acqua.
Il libretto con le ricette, in genere allegato alla fornitura, indicherà anche diverse procedura per i tipi di pane che si desiderano. In caso diverso si portà fare riferimento a quanto di dice nella nostra sezione dedicata all'alimentazione e al pane. In essa sono riportate anche numerose ricette oltre che un libro digitale il quale tratta proprio del pane.
Sarà sufficiente immettere gli ingredienti dentro il cestello di acciaio: ci penserà la macchina, una volta accesa e con la procedura appropriata scelta, a mescolare il tutto. Non occorre altro. Si spegnerà da sola al momento della cottura avvenuta.
Lo stesso discorso vale per i dolci e per le marmellate. L'unico pensiero di chi adopera questa macchina è di preparare gli ingredienti da usare nell'impasto. Per tale motivo si tratta di un elettrodomestico molto ingegnoso e utile che non occupa molto spazio: non più di 30 x 40 centimetri di base e un palmo di altezza.
Gli inconvenienti possono essere ristretti ai seguenti:
  • la temperatura non sale oltre un certo valore dichiarato, molto probabilmente per i materiali con cui è costruita e per l'isolamento della camera di cottura, sarebbe invece necessario soprattutto per avere un pane molto diverso da quello che sembra, alla fine, molto simile al pancarré;  
  • il calore che si prigiona dalla macchina, nella fase di cottura, la rende più adatta al periodo invernale o comunque a una temperatura fredda nell'ambiente dove opera;
  •  bisogna attendere che si freddi sufficientemente per estrarre il pane una volta cotto, diversamente si corre il rischio di scottarsi fra le alette e il cestello dell'impastatrice.
Poco altro da riferire sugli svantaggi che sono sopportabili con un minimo di attenzione. Molto più interessante, invece, è il risparmio che consegue dall'uso del pane fai da te.
Il risparmio
Se ci riferiamo solamente al pane, costo almeno di 2 euro al chilo, vediamo che cosa si risparmia con una macchina del genere.
La farina, con un chilo si possono fare due diverse cotture, per le dimensioni ridotte del cestello, costa anche soltanto 60 centesimi al chilogrammo. Il lievito necessario, costa 20 centesiumi, ma si può anche produrlo in casa e viene molto meno. L'acqua è quasi gratis, il sale, un pizzico, non è misurabile, resta il costo dell'energia elettrica. E qui occorrono, sempre con riferimento a un chilo di farina, 2 chilowattora circa che possono essere stimati in un costo totale di 40 centesimi (ma c'è chi usa un orario in cui costa anche la metà). Dunque si arriverebbe a un costo totale di euro 1,20 per un chilo di farina. Tuttavia la farina viene impastata con l'acqua e da un chilo si ricava almeno un chilo e mezzo di pane.
Con la macchina suddetta si avrà un costo di euro 0,80 per un chilo di pane fresco.
Si potrebbe dire che non è un gran risparmio perché non si considera tutto il fastidio conseguente. Ma che se ne direbbe se il pane venisse pagato, invece che 2 euro al chilo, anche 3 o 4 euro? E se il lievito al naturale fosse fatto ugualmente in casa, senza adoperare i cubetti di lievito di birra del supermercato? Oppure se ogni giorno si procedesse a farsi il pane in casa? A fine mese sarebbe un bel risparmio e la macchina, che costa 30 o 40 euro, si ripagherebbe in poco tempo.

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