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Elettrodomestici: la caffettiera moka
La caffettiera moka, che non manca in nessuna casa italiana, è un attrezzo da cucina da saper usare per ottenere un caffè di qualità. In questa pagina si danno alcuni suggerimenti utili anche per coloro che adoperano piccole caffettiere da una o due tazzine. Più importante della qualità della plolvere da caffè con cui si carica la moka, è  necessario sapere che succede qualora non si seguano le opportune procedure per avere un buon risultato.

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Il problema
Capita certe volte che la moka non fornisca un caffè accettabile ed esso presenti vari difetti quando è versato nella tazzina per degustarlo. Da che dipende e come ovviare a tali non rari inconvenienti?
I problemi possono essere di varia natura, ma con un po' di attenzione si possono risolvere facimente e per sempre. Ecco come fare.
Come funziona
La moka di casa funziona mediante il passaggio dell'acqua, sotto forma di vapore, attraverso il filtro formato dal caffè in polvere, fino a raggiungere la parte alta dell'attrezzo, dove si deposita ed è pronto per essere versato e bevuto, con l'aggiunta eventuale di zucchero. L'acqua è scaldata dalla fiamma del gas, (nelle caffettiere ad elettricità esiste una restistenza alla base), fino a che essa non diventa vapore e, per la pressione che si forma nella caldaia, sale attraversando la polvere da caffè acquistando aromi e sapore.
Occorre la giusta proporzione di fabbricazione della caffettiera, cioè tra serbatoio dell'acqua, contenitore della polvere da caffè, e filtro (ossia i fori che fanno passare il vapore trattenendo i grani di polvere). Se tale proporzione manca, si possono trovare alcuni accorgimenti per ottenere comunque un buon caffè, tranne per i fori del filtro che consentono alla povere di attraversare il condotto fino alla parte alta della moka.
 
Come risolvere alcuni poroblemi per un buon caffè con la moka
Occorrono alcune prove per verificare il funzionamento corretto.
  • Quando la quantità d'acqua nella caldaia in basso non è proporzionata alle dimensioni della caffettiera si nota che essa, sotto forma di vapore, arriva fino alla parte alta del camino, nel raccoglitore, ovvero continuerebbe a schizzare fuori. I questi casi è opportuno diminuirne la quantità fino a ottenere un caffè che non appaia trasparente, (la trasparenza denota una eccessiva presenza di acqua rispetto alla polvere da caffè);
  • qualora si avverta che il vapore arrivi al raccoglitore con eccessiva violenza, no solo alla fine, vuol dire che abbiamo impostato la fiamma troppo alta: basta diminuirla, anche a minimo, cosicché il vapore attraversi con minore velocità la polvere e la sfrutti di più; 
  • tuttavia lo stesso problema potrebbe essere dovuto alla polvere da caffè poco compressa, durante il carico della moka: basta riprovare aumentando la pressione con il cucchianino;
  • se, invece, il caffè tardi a venire su, significa che la pressione sulla polvere è eccessiva e ciò impedisce al vapore di attraversarla con una certa rapidità (a meno che non si sia dimenticati di caricare l'acqua nel serbatotio, il recipiente in basso alla caffettiera);
  • per stabilire la quantità di polvere da caffè necessaria, sarà sufficiente caricare il filtro senza premere troppo con il cucchiaino e formare un piccolo monte di caffè che sarà pressato dalla stessa caffettiera una volta avvitata e chiusa.
Infine un consiglio per gustare meglio il caffè, senza aggiungere troppo zucchero oppure senza aggiungerne proprio: si mangi un biscottino appena prima di prendere la tazzina.
 
Il risparmio
La moka costa davvero poco e fa risparmiare tantissimo se si pensa che il caffè verrebbe a costare meno di 5 centesimi di euro, difatti bastano pochi grammi di polvere. Inoltre esistono caffettiere anche da una o due tazze che, nelle case dove si beve in pochi il caffè, sono da preferire per evitare sprechi, oppure per gustare sempre un buon caffè caldo.
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