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Attrezzi: la motosega
Per i lavori di giardinaggio, specie quando esistono alberi da potare o tagliare, è indispensabile una motosega. Questo attrezzo può funzionare con la corrente elettrica oppure a benzina e olio, una miscela che fornisce combustibile a un motore a scoppio. Bisogna sapere quali siano i vantaggi e i pericoli cui si può andare incontro. In commercio ce ne sono di vidersi tipi. Come orientarsi?
Si spiega tutto sull'argomento in questa pagina.

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Il problema
Se bisogna potare i rami di alberi che fuoriescono dal recinto di un giardino, oppure se sia necessario depezzare un albero abbattuto e altri simili lavori, non è possibile operare con una sega a mano: occorre la motosega.
Per acquistarne una è opportuno documentarsi sui modelli, sulle caratteristiche e sui tipi in commecio, oltre che sui prezzi. Per il fai da te non occorre spendere troppo.
In questa pagina esaminiamo le differenti tipologie di motoseghe, adatte allo scopo e che sono offerte anche sulla rete.

I tipi di motosega
La motosega, come altri attrezzi da lavoro, è importantissima e indispensabile per potare rami di una certa consistenza, oppure per abbattere alberi che siano d'intralcio o che siano giunti alla fine della loro vita. Per quest'ultimo caso si rimanda all'apposita pagina su come procedere. E' ovvio che una motosega sia utilissima anche per preparare la legna per il camino.
Come dice anche la parola, si tratta di una sega a motore che si usa mediante un manico retto da entrambe le mani, non solaente per il peso dell'attrezzatura, dotata di una lama con una catena dentata. Il motore fa girare la catena attorno alla lama che viene poggiata, per operare, sul tratto da segare. Basterà una leggera pressione per infilarla nel materiale fino a taglio completato. La motosega è dotata, per sicurezza, di una manopola che occorre spingere in avanti per avviare il motore e, perciò, non basta il solo tasto di avvio. Inoltre è dotata di una frizione che consente alla catena di fermarsi immediatamente quando il pulsante viene rilasciato, e quando il motore ancora sia in movimento. Tuttavia è bene conoscere gli eventuali pericoli, di cui si dirà di seguito, per un uso corretto.
In commercio esistono due tipi di motosega, quella elettrica, dotata quindi di un cavo per essere allacciata alla rete dell'elettricità di casa, e quella a motore a scoppio, senza fili ma con un serbatoio per la benzina e l'olio. Quindi con funzionamento a miscela. Importante è sapere dove bisogna operare perché, nel caso di distanza dalla rete elettrica, è necessario acquistare una motosega a scoppio. I costi non sono molto differenti in quanto, per il fai da te, che non richiede strumenti di lavoro troppo esigenti, possono batare anche meno di cento euro. E te la spediscono pure gratis a casa, se comprata in internet.
In genere la motosega a scoppio è anche più potente di quella elettrica, oltre che maggiormente flessibile per l'uso, difatti ci si può spostare senza badare a dove capita il filo dell'elettricità, (e non si corre il rischio di tranciarlo con la catena). Per chi debba salire sugli alberi è, pertanto, indispensabile questo tipo. Il resto è molto simile.
Nella scelta bisogna confrontare la potenza del motore e la lunghezza della lama, secondo il tipo di lavoro richiesto. Per potare, potrebbe essere utile una lama piuttosto corta che consente un più agile movimento dell'operatore. Il peso dell'attrezzatura, difatti, è piuttosto rilevante e si ricordi che un uso molto prolungato potrebbe incidere parecchio e stancare chi l'adopera.
I pericoli della motosega sono sulla catena. Per tale ragione è opportuno dotarsi di occhiali protettivi ma va prestata attenzione nel caso che il taglio risulti complicato. Potrebbe succedere che i denti s'inceppino nello spessore del materiale, sempre legno, ovviamente, e il motore potrebbe spingere in alto la motosega provocando danni all'operatore. Il fenomeno, noto come 
kickback, avviene anche se si utilizza la motosega per tagliare materiali non idonei e non solamente se esiste umidità nell'albero. La catena si potrebbe inceppare anche per un altro motivo, ossia quando il taglio provoca il piegamento delle due sezioni staccate del ramo, per il peso proprio, sulla lama stessa bloccandola. Un altro movimento brusco da considerare riguarda il possibile danno ai piedi nel caso che, dopo avere completato il taglio, la motosega continui a scendere bruscamente dove l'operatore sia troppo vicino alla lama. Perciò è bene tenersi a debita distanza.
Come per tutti i tipi di attrezzatura che usino il motore, di qualunque genere, è sempre opportuno non fidarsi troppo, specialmente all'inizio delle operazioni e seguire le avvertenze che abbiamo descritto oltre a leggere le istruzioni del manuale d'uso.
   
Il risparmio
Chiamare un addetto alla potatura, quando si ha a disposizione una motosega, significa spendere denaro. Soprattutto chi vive in campagna, oppure chi abbia giardini e alberi da curare, deve dotarsi di questo attrezzo che gli farà risparmiare tempo e darà soddisfazione nei lavori del fai da te. Non è pericoloso usare una motosega se si ha l'attenzione normale e necessaria per ogni utensile in movimento. All'inizio si può operare solamente su rami bassi oppure depezzarli dopo averli tagliati dall'albero con strumenti a mano.

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