Centri storici: Frosolone
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Via Tevere
 

L'originaria sezione della strada (o del torrente)

Merita qualche approfondimento questa strada per un motivo che riguarda lo scorrimento delle acque meteoriche, come già abbiamo approfondito per strada Manzoni.
In effetti si è detto che, un tempo, esisteva un torrente lungo il suo tragitto e che il letto del fiumiciattolo passava più in basso dell’attuale livello della pavimentazione. Quando la sorgente scomparve e mentre la seconda fase della crescita urbana era stata realizzata nella sua configurazione essenziale, si pensò di adattare la zona per un migliore uso del quartiere. Come per tutti i casi in cui si procedette a incanalare le acque delle piogge, specie lungo il perimetro urbano chiuso, con adeguati scoli interrati, anche qui si dovette fare allo stesso modo. Poi si rimodellò la sezione della strada.
sezione di via Tevere
Deduco che all’incrocio di via Tevere con strada Mario Pagano ci doveva essere, allora, un inghiottitoio per evitare che, in superficie, si formasse nuovamente un fiume con i temporali. Difatti, molti sono tuttora i vicoli che scaricano naturalmente perché in pendenza verso via Tevere. Ma secondo la logica dello smaltimento di questo organismo urbano, c’era un bacino troppo grande rispetto agli altri della città. Oggi, non esiste una raccolta di acque nel punto di cui si è detto e che dimezzava la portata a metà percorso. Pertanto, con i temporali di una certa intensità, via Tevere, nel suo punto finale, raccoglie un vero e proprio fiume d’acqua.
planimetria via Tevere
Sarebbe opportuno ripristinare, all’incrocio con strada Mario Pagano, il vecchio inghiottitoio anche per ovviare a un altro inconveniente. Difatti, in quel punto, le acque si dividono e una buona parte va a finire in fondo, verso l’incrocio di via Mario Pagano con l’ex corso Fazioli. Quest’ultimo presenta, con le forti piogge, lo stesso problema di via Tevere. In caso di scioglimento delle nevi con successiva diminuzione delle temperature, si forma puntualmente ghiaccio persistente lungo la strada.
Bisogna aggiungere che via Tevere, in tutta la sua lunghezza, oggi ci appare come l’unica via pianeggiante del centro storico. Questo fatto è ovviamente impossibile che sia naturale, considerando gli orti laterali, posti a due o tre metri più in basso, e le altre strade parallele che hanno tutte pendenze verso nordest. Ossia il tessuto urbano seguì, nella sua nascita, la conformazione del colle su cui sorge Frosolone, anche per l’inesistenza di macchine che sbancassero o livellassero il terreno (e meno male).

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